Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati il prossimo anno: Acutis durante la Giornata degli adolescenti, in programma dal 25 al 27 aprile, Frassati nella Giornata dei Giovani che sarà dal 28 luglio al 3 agosto.
Il Papa lo ha annunciato mercoledì 20 novembre, al termine dell’udienza generale, suscitando un fragoroso applauso in una Piazza San Pietro gremita da migliaia di fedeli.
Assisi, campane a festa
Campane a festa per la canonizzazione di Acutis ad Assisi, la città di San Francesco a cui il giovane futuro santo era profondamente legato e dove sono custodite le sue spoglie nel Santuario della Spogliazione. “Assisi esulta”, dichiara il vescovo Sorrentino, “sento questo momento come una grazia per la nostra Chiesa, la Chiesa italiana e del mondo intero. La Chiesa e specialmente i giovani sentono Carlo come un raggio di luce, come lo sono stati Francesco e Chiara sulle cui orme egli è venuto a santificarsi e ora riposa. È stato davvero originale non fotocopia, ha voluto conformarsi pienamente a Gesù, ha voluto essere un sorriso di Dio e una calamita di santità per i giovani”.
La gioia dell’Azione Cattolica
Frassati, giovane studente torinese, terziario domenicano e membro di vincenziani, Fuci e Azione Cattolica, è uno dei più noti beati tra le nuove generazioni di cattolici, considerato uno dei santi “sociali” italiani. Membro di una famiglia agiata, dedito alla preghiera e ai fragili, era anche un valido sportivo: “Un alpinista… tremendo”, lo definì Giovanni Paolo II che volle beatificare nel 1990 questo “ragazzo delle otto Beatitudini”. Ora un altro Pontefice, dalle origini piemontesi, lo eleva agli onori degli altari in un anno dedicato a recuperare la speranza.
“La santità di questo giovane – a un secolo dalla morte, avvenuta a Torino il 4 luglio 1925 – ancora oggi scalda i cuori e motiva i giovani a mettere al centro della loro vita l’amore di Dio e un servizio generoso e appassionato per il prossimo”, si legge in una nota della Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana. “La sua regola di vita, ‘lasciarsi coinvolgere’, è un monito contro l’indifferenza e l’isolamento, l’invito a sperimentare l’apertura del cuore da lui incarnata, uno spiraglio prezioso per entrare veramente in contatto con le persone e la realtà intorno a noi. Specialmente per i più giovani, che quotidianamente si misurano con le tante insicurezze che minacciano la loro capacità di sognare il futuro, nell’opacità del disinteresse per il bene comune, nell’apatia che ogni tanto travolge le esistenze, il beato Pier Giorgio Frassati è esempio di persona che costruendo la sua vita sulla libertà ha saputo dimostrare che in poco tempo si possono raggiungere mete alte”.