I giganti della carità

In preparazione alla solennità di Ognissanti, il Centro di Formazione Pastorale propone il racconto di alcune storie di santità: lunedì 21 ottobre san Camillo de Lellis

«Se non avessi l’amore, non sarei nulla», scrive san Paolo nella prima Lettera ai Corinzi (13,2)

Ecco perché, nel cammino di preparazione proposto come ogni anno dal Centro di Formazione pastorale alla solennità di Ognissanti (primo novembre), il tema stavolta saranno le figure che si sono particolarmente distinte nella carità, giganteggiando nel testimoniare Dio con l’amore al prossimo messo in pratica quotidianamente in opere di particolare rilievo.

Si parte lunedì 14 ottobre con san Vincenzo de’ Paoli (Dax, 1581 – Parigi, 1660), “apostolo dei poveri”: ne abbiamo testimonianza anche a Perugia, dove è attiva da decenni la Casa San Vincenzo, opera segno della Caritas diocesana animata dalle suore della Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, che accoglie madri con figli minori e donne sole in difficoltà senza distinzione di nazionalità e religione.

Lunedì 21 ottobre sarà la volta di san Camillo de Lellis (Bucchianico 1550 – Roma 1614) e san Giuseppe Cottolengo (Bra 1786 – Chieri 1842), particolarmente attivi presso gli ammalati (tanto che a loro sono dedicati molti ospedali). Il 28 ottobre, infine, sarà riproposto san Damiano de Veuster (Tremelo 1840 – Molokai 1889), prete e missionario belga che scelse liberamente di vivere (e morire, contagiato a sua volta, a 49 anni) fra i lebbrosi abbandonati a Molokai, un sito remoto delle Hawaii.