Domenica 22 settembre (a partire dalle ore 10) sarà festa grande a “Casa Emmaus” in Lidarno, il primo “giubileo” di quest’opera segno per l’accoglienza di persone in gravi difficoltà sorta 25 anni fa, nel settembre 1999, in occasione del IV Congresso eucaristico diocesano, per l’intuizione del parroco di allora e fondatore-primo direttore della Caritas diocesana, mons. Giacomo Rossi, incoraggiato e sostenuto nel progetto dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti.
Non è casuale la scelta del titolo della giornata: “Dal seme al frutto”, perché, oltre ai “Giochi senza barriere” (ore 10), all’agape fraterna (ore 13), alla celebrazione eucaristica domenicale (ore 15) e al concerto bandistico della Filarmonica di Pretola (ore 18), la giornata sarà soprattutto un “memorial” dai primi passi di quest’opera segno ai nostri giorni, ricordando gli ospitati che hanno raggiunto la Casa del Padre: Andrea, Eryk e Roberto. Tre indimenticabili amici che hanno lasciato un ricordo indelebile per la loro umanità e testimonianza di vita nel donare speranza a tutti i frequentatori di “Casa Emmaus”, ospiti, animatori e volontari. Tutti loro riceveranno al termine della celebrazione, presieduta dal neo parroco don Augusto Martelli, una benedizione particolare estesa anche ai loro cari.
A tracciare una memoria dalla nascita ad oggi di “Casa Emmaus” saranno il prof. Orfeo Ambrosi, “storico” volontario Caritas, e Marcello Stafisso, parrocchiano, noto per la sua attività a sostegno delle iniziative della Chiesa locale come quest’opera segno che si appresta a celebrare il suo primo “giubileo” di attività.