L’esperienza di Dio che il santo di Assisi vive sulla sua pelle è strettamente legata alla scelta di abbandonare i beni terreni: una rinuncia che non pesa e che si trasforma in una povertà lieta e obbediente, conseguenza della scoperta della vera ricchezza della vita, che Francesco ha trovato nell’Amato Gesù.
Ripercorrendo la vita del santo di Assisi e dialogando con la sete di felicità del mondo contemporaneo, tra preghiere, fatti e scritti, il cardinale Angelo Comastri fa prendere corpo al desiderio di profondità ed essenzialità a cui ogni cuore aspira e, con la sua penna delicata, delinea il volto dell’alter Christus più famoso della storia: un viso, una vita, un cuore, così somigliante a ciascuno di noi, così tanto simile al Suo stesso Amato.
Ancora oggi, la vita di Francesco d’Assisi è metafora di un seme gettato nel mondo che grida che il Vangelo è un’utopia possibile e l’amore del suo cuore, che benediceva fratello Sole nonostante il dolore che pesava sui suoi occhi, risplende pienamente il 2 agosto di ogni anno nella festa del Perdono: un dono chiesto dal poverello a Dio Padre per ciascuno di noi e che possiamo ricevere ancora oggi, gratuitamente, dopo 800 anni.
Cosa c’è di più grande, di più bello, di più felice, se non l’amore di qualcuno che, senza neanche aver visto il nostro volto, invoca e chiede per noi il dono del Paradiso?
Viene da esclamare: “Non avrà forse ragione il Poverello di Assisi? Non sarà, forse, la strada giusta quella che lui ha scelto? Francesco d’Assisi non potrebbe dirci qualcosa riguardo alla strada della felicità?”
(A cura della Libreria delle Volte)