«Nei giorni che precedono la Santa Pasqua, presso la sede della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, è stato inaugurato un bellissimo parco giochi per i bambini e le bambine che vivono quotidianamente il “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza”. Un’occasione di gioco e relazione anche per tutti i bambini e le bambine che accompagnano genitori e nonni al Centro di ascolto, all’Emporio, alla Mensa e al Consultorio medico presso la splendida realtà di questo “Villaggio” sorto nove anni fa nella città capoluogo dell’Umbria, terra da sempre di solidarietà e condivisione». Così il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli nel dare notizia di quest’iniziativa «resa possibile – prosegue il sacerdote – grazie al prezioso sostegno di “Legnolandia s.r.l.”, azienda di Forni di Sopra (Ud), specializzata nella lavorazione del legno, e di “Fondazione Geld Onlus”, fondata nel 2005 dalla famiglia Bacchi, con sede a Città di Castello (Pg). Se il parco giochi ha visto la luce in breve tempo, questo lo si deve anche alla ditta “F.lli Tenerini Sergio & Alvaro S.r.l.”, nella persona di Roberto Tenerini per i lavori di preparazione dell’area, a cui riserviamo il nostro “grazie speciale” unito a quello rivolto ai ragazzi della Comunità del Santuario “Madonna dei Bagni” per i lavori di sistemazione dell’area verde».
L’importanza dell’area giochi. A tagliare il nastro del nuovo parco giochi, che sorge all’ombra di un fantastico cedro libanese, sono intervenuti Giovanni De Santa, titolare di “Legnolandia s.r.l.”, Pier Paolo Pieroni, presidente della “Fondazione Geld Onlus”, e don Marco Briziarelli. Quest’ultimo, con la voce rotta dall’emozione, si è rivolto ai due donatori dicendo: «Questa area giochi rappresenta molto per noi, ma ancora di più per i bambini e le bambine che vivono e frequentano questo “Villaggio”, perché grazie al vostro sostegno donate loro un’occasione di serenità e la bellezza del sorriso ritrovato attraverso il gioco».
Un fenomeno preoccupante. «Durante il periodo della pandemia da Covid-19 – ha proseguito don Briziarelli –, la libertà di azione dei bambini è stata compressa in modo molto significativo. Si tratta di una condizione che ha riguardato tutti, indistintamente, ma l’impatto psico-fisico sui più piccini è quello che desta in noi maggiore preoccupazione. Un fenomeno preoccupante che accresce ulteriormente per i piccoli che vivono in condizioni di povertà, in cui spesso si sperimentano situazioni familiari difficili».
L’allarmante quadro delle neuroscienze. Sotto questo profilo, parlando il direttore della Caritas perugina dell’allarmante quadro tracciato dalle neuroscienze, ha evidenziato che «i primi dati indicherebbero un alto rischio da stress post-traumatico. Si tratta per altro di un effetto che misureremo nel tempo, come dimostrano le raccomandazioni di continuare a mantenere alta la soglia di attenzione nei prossimi anni per capire a fondo l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale di bambini e adolescenti, e rafforzare i servizi di salute mentale nell’eventualità di un’ondata di casi di depressione. Tra le varie soluzioni proposte, il Rapporto ISS n. 43/20 raccomanda di promuovere opportunità organizzate di socialità, condivisione, gioco e apprendimento per i bambini e i ragazzi e iniziative di respiro comunitario per le famiglie, in particolare per le fasce maggiormente vulnerabili a livello socio-economico». Da sempre, ha precisato don Briziarelli, «in Caritas cerchiamo di prenderci cura di chi ha bisogno con la massima attenzione, tenendo conto degli allarmi lanciati dalla comunità scientifica e, nell’ultimo periodo, abbiamo sentito l’urgenza di intervenire anche a sostegno dei più piccoli».
Intervenendo Giovanni De Santa, titolare di “Legnolandia s.r.l.”, ha raccontato quando è stato contattato da don Marco Briziarelli e da Alfonso Dragone, responsabile dell’Area progetti di Caritas diocesana, illustrandogli il loro progetto. «Abbiamo deciso subito di dare loro supporto – ha commentato De Santa –. Oggi, dopo aver appreso il funzionamento di questa splendida realtà che non solo si occupa di aiutare le persone in difficoltà, ma soprattutto di ridargli autonomia e dignità affinché possano tornare a vivere serenamente nella società, sono ancora più convinto che questo piccolo gesto sia un tassello importante per permettere ai piccoli ospiti del “Villaggio” di condividere l’esperienza del gioco all’aria aperta».
Dal canto suo Pier Paolo Pieroni, presidente della “Fondazione Geld Onlus”, ha molto apprezzato le molteplici attività del “Villaggio della Carità” illustrate dal direttore della Caritas. «Essere insieme ai consiglieri Luisa Amanti e Lucio Boldrini, coprotagonisti di questo evento – ha commentato Pieroni –, ha permesso di toccare con mano una realtà impegnativa nel sostegno alle numerose famiglie che vivono al suo interno. Un’opera, che, se inizialmente è assistenzialista, vuole seguire un percorso rieducativo, finalizzato al loro reinserimento nella società con il raggiungimento dell’indipendenza. Impressionante è il numero di colloqui tenuti in un anno dalle poche operatrici del Centro di ascolto diocesano, ma estremamente qualificate, in aiuto di coloro che stanno attraversando delle difficoltà. Notevoli sono i costi di gestione, sostenuti con fondi per lo più reperti grazie a donazioni o tramite eventi organizzati da responsabili e volontari Caritas».
Sentimento di commozione. Riguardo all’inaugurazione del parco giochi, il presidente Pieroni è rimasto colpito dal «sentimento di commozione» provato da don Briziarelli e dagli operatori e volontari Caritas nel vedere i tantissimi bambini presenti “invadere” il parco giochi riempiendolo con le loro grida di allegria. «Guardandoli – ha concluso Pieroni – non sono riuscito a definire il colore dei loro visi, per la presenza di enormi e smaglianti sorrisi di felicità».