È stata la celebrazione più bella, un anticipo della gioia della Pasqua. Dalla Messa crismale – che ieri sera, mercoledì santo, ha riunito in Cattedrale tutti i nostri sacerdoti, circondati da tanti ragazzi – siamo usciti con il volto luminoso.
La luce era anche riflessa dall’olio, parte del quale dono della nostra Polizia: è macinato nel frantoio di una cultura di legalità e giustizia, perché proviene dagli olivi coltivati sul luogo della strage mafiosa in cui morirono il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.
La luce era anche suscitata dal bergamotto, offertoci dalla Chiesa di Locri: versato nell’olio, l’ha profumato di fraternità.
La luce era anche effetto dello Spirito Santo, che abbiamo invocato sull’olio perché rafforzi chi diventa cristiano, confermi i cresimati, porti conforto agli ammalati.
Con questa luce entriamo nel Triduo Santo: sarà una benedizione per l’intera città dell’uomo.
don Ivan, Vescovo
(Nella foto: Cristo benedicente, opera di Melozzo da Forlì, Galleria Nazionale dell’Umbria)