«E’ un grande dono poter accogliere il nuovo arcivescovo, alla vigilia della festa della Madonna delle Grazie (domenica 11 settembre, n.d.r.), tanto cara alla città di Perugia e a tutta la nostra Archidiocesi. Questa giornata è densa di segni espressione diretta della benevolenza di Dio Padre che non lascia mai soli i suoi figli». A dirlo è il vescovo ed amministratore diocesano mons. Marco Salvi intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale della giornata di inizio ministero pastorale e ordinazione episcopale dell’arcivescovo eletto don Ivan Maffeis, conferenza indetta il 31 agosto, nella Sala del Dottorato delle Logge della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, a cui hanno partecipato il cancelliere arcivescovile don Marco Pezzanera e i responsabili dei settori pastorali che l’arcivescovo eletto incontrerà nella giornata dell’11 settembre: don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, don Riccardo Pascolini, direttore della Pastorale universitaria e coordinatore degli Oratori Perugini, don Francesco Verzini, direttore dell’Ufficio liturgico.
Importanti ambiti pastorali. «Accompagnato da me, don Ivan – ha proseguito mons. Salvi –, incontrerà e conoscerà delle realtà importanti che testimoniano i diversi ambiti della vita e della pastorale diocesana: una parrocchia – la prima della diocesi geograficamente parlando – che gli consentirà di conoscere il volto bello ed accogliente delle nostre parrocchie: ‘antica fontana del villaggio che dà l’acqua alle generazioni di oggi, come la diede a quelle del passato’, come la definì Papa Giovanni XXIII; poi i giovani, a testimonianza dell’importante ruolo che i gruppi e gli oratori assumono nella nostra pastorale attenta alla formazione e all’educazione delle diverse fasce d’età, ma anche premurosa madre dei tanti studenti universitari che qui giungono per formarsi; a seguire la realtà della Caritas, ambito in costante sviluppo che ha sempre posto al centro della sua missione l’attenzione verso il prossimo, facendo dell’ascolto e dell’accoglienza un vero e proprio stile di vita».
Grande Valore umano. «Prima della celebrazione, l’incontro e il saluto con il sindaco di Perugia Andrea Romizi, tutti i sindaci del territorio diocesano, la presidente della Regione Donatella Tesei e la presidente della Provincia Stefania Proietti, un momento di grande valore umano – ha commentato mons. Salvi –, poiché rinsalda quell’importante sinergia e collaborazione, pur nel rispetto dei reciproci ruoli, che la Chiesa perugino-pievese ha sempre avuto con le istituzioni civili e che non è mai venuta meno. È un saluto della comunità civile, le cui diverse componenti, don Ivan avrà modo di conoscere singolarmente nel corso del suo ministero episcopale. Prepariamoci in questo periodo di attesa, creando incontri e momenti di preghiera, secondo lo schema e il modello diffuso dall’Ufficio liturgico diocesano e scaricabile dal sito: www.diocesi.perugia.it».
I doni. «Come Archidiocesi – ha annunciato mons. Salvi – faremo due doni al nuovo presule: la mitra, uno dei simboli della dignità e dell’autorità episcopale, e l’anello vescovile, segno di fedeltà alla Chiesa e alla propria diocesi; il pastorale – in legno d’olivo – è stato già donato dall’Arcidiocesi di Trento».
Il programma di domenica 11 settembre.
L’ingresso di un nuovo Pastore è sempre un evento di grande rilevanza non solo ecclesiale. Nel caso di don Maffeis, proveniente dal Clero di Trento, lo è ancor di più nel ricevere l’ordinazione episcopale nello stesso giorno dell’inizio del suo ministero pastorale ed è un segno non trascurabile quello di aver scelto la cattedrale di Perugia per questo rito con la contestuale presa di possesso canonico dell’Archidiocesi. Questo avviene nel giorno della vigilia della festa liturgica del Santo Nome di Maria, che la Chiesa celebra il 12 settembre, e a Perugia è tradizione celebrare la festa della Madonna delle Grazie, compatrona dell’Archidiocesi, la cui effige, dipinta su una delle colonne della cattedrale da un allievo del Perugino, è molto venerata.
I “segni” dell’incontro, evidenziati da mons. Salvi, nel corso della conferenza stampa, si identificano con i quattro luoghi di incontro del nuovo Pastore con il gregge a lui affidato da papa Francesco, che sono “segni” della vitalità civile e religiosa della comunità perugina, che l’arcivescovo eletto conoscerà domenica 11 settembre: parrocchia, giovani, carità, istituzioni.
A Monte Corona (ore 10). Don Maffeis farà ingresso nel territorio diocesano alle ore 10, sostando, come è tradizione, nella prima parrocchia che incontra nel percorso verso la chiesa cattedrale, Monte Corona, nel comune di Umbertide. Visiterà e si raccoglierà in preghiera nell’abbazia-basilica minore di San Salvatore, antico insediamento benedettino risalente all’XI secolo. La visita è anche un rendere omaggio non solo alla comunità parrocchiale, ma al monachesimo benedettino e al vasto patrimonio storico-artistico e culturale che vanta l’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ad iniziare dall’abbazia di Monte Corona. Si tratta di uno dei complessi monumentali più significativi della Chiesa locale, dalle profonde radici storiche, simbolo della spiritualità monastica che ha caratterizzato per secoli la fede di questa terra.
A Prepo (ore 11). Dopo Monte Corona l’arcivescovo eletto raggiungerà, alle ore 11, il complesso interparrocchiale d’unità pastorale “San Giovanni Paolo II” di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino di Perugia, dove incontrerà una folta rappresentanza di studenti universitari e del mondo giovanile di parrocchie, oratori e associazioni e movimenti laicali. A Prepo si trova la chiesa più “giovane” dell’Archidiocesi, consacrata quattro mesi fa, punto di riferimento anche sociale per un quartiere periferico in costante espansione, con non pochi problemi di integrazione, e dove sorgono diverse importanti realtà produttive che hanno vissuto momenti di crisi.
Al Villaggio della Carità (ore 12). Terminato l’incontro con i giovani, don Maffeis arriverà, alle ore 12, al “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza”, sede anche della Caritas diocesana e di alcune opere-segno quali il Centro di ascolto diocesano, l’Emporio della Solidarietà “Tabgha”, il Consultorio medico e la Mensa “Don Gualtiero”. È il “cuore pulsante” della carità della Chiesa diocesana. Dopo l’incontro con i volontari e gli ospiti del Villaggio, famiglie in gravi difficoltà a seguito della perdita del lavoro e della casa e mamme con bambini in fuga dall’Ucraina, l’arcivescovo eletto pranzerà con loro alla Mensa “Don Gualtiero”.
In Piazza IV Novembre (ore 15). L’esperienza del “Villaggio della Carità” accompagnerà don Maffeis verso l’abbraccio simbolico con i tanti fedeli che giungeranno anche dal Trentino, sua terra di origine, in attesa di incontrarlo, alle ore 15, in Piazza IV Novembre dove sarà salutato dai rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo umbro sulla gradinata del palazzo comunale dei Priori. È la prima volta che un Pastore, nel giorno della presa di possesso dell’Archidiocesi, viene accolto in quel luogo del massimo consesso civico cittadino (ai suoi predecessori gli sono stati rivolti gli indirizzi di saluto da parte delle autorità civili sulla gradinata della cattedrale). Anche questo è un segno che testimonia «quell’“armonia perugina tra la compagine ecclesiale e quella civica, e tra coloro che ne esercitano le responsabilità», evidenziata dal cardinale Gualtiero Bassetti in occasione del conferimento alla sua persona della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Perugia. L’incontro-saluto con le Istituzioni civili suggella il legame tra la Perugia laica e quella religiosa, legame il cui simbolo visivo è nelle opere scultoree della splendida Fontana Maggiore che da quasi 750 anni fa da “ponte” tra la cattedrale di San Lorenzo e il palazzo comunale del Priori.
In San Lorenzo (ore 16). Terminato l’incontro con le autorità civili, l’arcivescovo eletto farà ingresso nella cattedrale di San Lorenzo dal portone di piazza IV Novembre. Dopo aver reso omaggio alla reliquia del Sant’Anello (esposta dal mattino alla venerazione dei fedeli) e all’effigie della Madonna delle Grazie, si raccoglierà in preghiera nella Cappella del Santissimo Sacramento. La celebrazione eucaristica, in programma alle ore 16, sarà preceduta dalla processione dei concelebranti insieme l’ordinando presule in piazza IV Novembre, snodandosi dal chiostro di San Lorenzo alla cattedrale facendo ingresso dal portone principale di piazza Danti. L’ordinazione episcopale e la contestuale presa di possesso avverranno durante la celebrazione con la presentazione e gli impegni dell’arcivescovo eletto che a seguire si distenderà a terra, davanti all’altare, al canto delle Litanie dei Santi, a cui seguirà l’imposizione sul suo capo delle mani dei consacranti e degli altri vescovi concelebranti e la recitata della preghiera di ordinazione. Seguiranno i “riti esplicativi” dell’unzione crismale, della consegna del libro dei Vangeli, dell’anello, della mitra e del pastorale, l’insediamento e l’abbraccio di pace.
Presiederà il rito il cardinale Bassetti. Il rito sarà presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, con-consacranti mons. Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, e mons. Marco Salvi, vescovo ed amministratore diocesano, e concelebranti numerosi arcivescovi e vescovi, sacerdoti diocesani e religiosi e diaconi. Il servizio liturgico verrà svolto dai seminaristi. Saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni civili umbre e trentine con i gonfaloni di diversi comuni. La celebrazione si concluderà con la recita della preghiera affidamento della comunità diocesana alla protezione della Madonna delle Grazie da parte del nuovo arcivescovo, scritta dal suo predecessore, il cardinale Gioacchino Pecci, poi asceso al Soglio pontificio con il nome di Leone XIII.
Presenza eccezionale delle claustrali. Parteciperà, per la particolare circostanza dell’ordinazione episcopale, una rappresentanza delle comunità claustrali dei monasteri delle Clarisse di Sant’Agnese e di Sant’Erminio di Perugia e di Santa Lucia di Città della Pieve, portando un saluto delle comunità oranti al loro nuovo Pastore.
In dono le reliquie di santi trentini. L’arcivescovo mons. Tisi, al termine della celebrazione, donerà al confratello mons. Maffeis le reliquie del vescovo patrono di Trento, Vigilio, e dei santi martiri Sisinio, Martirio ed Alessandro: tre giovani cappadoci che sant’Ambrogio aveva inviato come collaboratori nell’evangelizzazione al vescovo Vigilio e che trovarono il martirio nel 397 in Trentino. Si tratta di un segno molto forte, sapendo quanto la Chiesa di Trento è legata alla memoria di questi santi e vuol essere anche un segno di gemellaggio tra la Chiesa di Trento e quella di Perugia-Città della Pieve, fondato sulla testimonianza della fede.
I doni delle cappellanie estere. Al momento dell’offertorio verranno portati in dono dalle cappellanie estere presenti nell’Archidiocesi (anglofona, francofona, romena, sud americana, ucraina…) dei prodotti tipici, segno di un legame fruttuoso con la comunità che accoglie tanti cittadini esteri provenienti da diversi Paesi del mondo.
Sono attesi numerosi fedeli sia perugino-pievesi che di una significativa delegazione trentina. Quest’ultimi desiderosi di accompagnare il loro amico e sacerdote di una vita, per tanti di loro semplicemente «il don Ivan delle nostre valli». Inoltre ci sarà una nutrita rappresentanza di collaboratori laici della Cei di cui l’arcivescovo eletto Maffeis è stato fino al 2020 sottosegretario. I fedeli che non riusciranno ad accedere in cattedrale potranno seguire la celebrazione in piazza IV Novembre, dove sarà allestito un maxischermo, e nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori, gentilmente concessa dal Comune. Complessivamente saranno allestiti più di mille posti a sedere nel rispetto delle vigenti norme anti-Covid.