Carissimo don Gualtiero, cari sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, carissimi fedeli dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve,
quest’oggi il Santo Padre, Papa Francesco, come vi ho letto dalla lettera che mi hai inviato il Nunzio Apostolico in Italia, ha nominato nuovo Arcivescovo Metropolita don Ivan Maffeis del clero di Trento. Ho sentito don Ivan, al quale mi legano sentimenti di amicizia e di stima e gli ho espresso le mie e le nostre congratulazioni. Presto il Vescovo Ivan mi comunicherà tempi e luoghi della sua ordinazione episcopale e la data di inizio del suo ministero di pastore nella nostra amata chiesa perusino-pievese.
Sono grato al Signore per questi anni intensi passati qui a Perugia: sin dal mio arrivo nel 2019 ho avuto modo di incontrare una bella realtà ecclesiale, ricca di carismi e con grandi potenzialità; una realtà che ho conosciuto giorno dopo giorno svolgendo il mio ruolo di Vescovo Ausiliare. E’ stata per me una bella occasione di crescita umana e spirituale in cui abbiamo camminato insieme; ho ascoltato e cercato di ascoltare, cercando sempre di costruire insieme confrontandosi. Spesso non è stato facile, ma guidati dall’aiuto del Signore siamo sempre stati in grado di cercare e di trovare soluzioni. La nostra chiesa in questo periodo ha vissuto momenti importanti ed ora che è impegnata nel Cammino Sinodale, ha bisogno di trovare vie nuove di evangelizzazione per attuare quella chiesa in uscita di cui Papa Francesco ci parla sempre.
La parola di Dio che abbiamo proclamato oggi, tratta dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, ci ricorda i diversi carismi dello Spirito che dobbiamo ascoltare per fare comunione. Nessuno può dire di non avere doni, poiché a ciascuno è data una manifestazione dello Spirito, perché il Signore effonde sempre la sua grazia su tutte le creature. Mi piace pensare ad una bella metafora, tratta dal mondo dell’arte a cui ho sempre attinto nel fare catechesi: una tessera da sola non potrebbe mai essere un mosaico, ma un insieme di tessere possono costituire un prezioso mosaico. La designazione del nuovo Arcivescovo Metropolita ha un grande valore ecclesiale poiché come ci ricorda l’Apostolorum Successores,‘ I Vescovi, in quanto inseriti nel Collegio episcopale, che succede al Collegio apostolico, sono intimamente uniti a Cristo Gesù, che continua a scegliere e a mandare i suoi apostoli. Il Vescovo, come successore degli Apostoli, in forza della consacrazione episcopale e mediante la comunione gerarchica, è il principio visibile e il garante dell’unità della sua Chiesa particolare’.
In questo giorno in cui viene rinnovata la successione apostolica nella nostra chiesa, rivolgendo un pensiero grato al nostro pastore Gualtiero che l’ha guidata per tredici anni, auguro a don Ivan un buono e fruttuoso cammino insieme al popolo di Dio che è in Perugia-Città della Pieve e affido il suo ministero ai nostri patroni Costanzo, Ercolano, Lorenzo e alle celeste protezione di Maria Santissima delle Grazie, da secoli venerata in questa cattedrale, assicurandogli la nostra preghiera come chiesa diocesana.
a tutti voi, con sentimenti di profondo affetto e gratitudine, giunga la mia paterna benedizione,
+ Marco Salvi
Amministratore Diocesano
di Perugia-Città della Pieve