“Oggi abbiamo fatto un vero cammino sinodale, introducendo la celebrazione che vivremo domani pomeriggio (domenica 17 ottobre, n.d.r), nella cattedrale di Perugia, di inizio Cammino sinodale della Chiesa italiana, a livello diocesano; un pellegrinaggio in cui tutti siamo stati protagonisti: sacerdoti, consacrati, diaconi, seminaristi, giovani, famiglie”. A sottolinearlo è stato il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti all’inizio dell’omelia della celebrazione eucaristica a conclusione del pellegrinaggio a piedi fino alla Basilica della Porziucola di Santa Maria degli Angeli di Assisi, compiuto dallo stesso presule insieme a un nutrito gruppo di fedeli (un centinaio) partiti poco prima delle ore 8.30 di sabato 16 ottobre dalla chiesa di Ospedalicchio, la parrocchia dell’Archidiocesi perugino-pievese più prossima alla città serafica.
Graziato da Dio. Tre le finalità del pellegrinaggio ricordate dal cardinale durante la preghiera iniziale nella chiesa di Ospedalicchio: ringraziare il Signore per la grazia della guarigione sua e di tante persone colpite dal Covid-19, definendosi Bassetti “un graziato da Dio”, esprimendo gratitudine al Signore e alla Chiesa che “ha pregato seriamente per la salute del suo pastore”; pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, “necessarie alla Chiesa e alla società”; prepararsi spiritualmente al Cammino sinodale, perché “questo andare verso Assisi ci dà il senso della Chiesa che cammina con Cristo che la guida verso la Casa del Padre”. Non a caso il cardinale ha voluto invocare all’inizio del pellegrinaggio lo Spirito Santo chiedendogli di guidarlo, dicendo, citando don Oreste Benzi: “non dobbiamo mai dubitare dello Spirito di Dio, è sempre persona fedele”.
L’inizio del cammino sinodale. Intervistato durante il cammino dai social media di Umbria Radio e La Voce, Bassetti ha ribadito che “il cammino sinodale nella nostra comunità diocesana è proprio cominciato oggi, non solo perché un centinaio di persone stanno camminando insieme, ma queste persone sono anche in sintonia per i tre motivi ispiratori del pellegrinaggio. Si sentono tra loro in profonda comunione, perché sentono la loro appartenenza alla Chiesa che è il Corpo di Cristo”.
Pregato anche per il Papa che ritorna ad Assisi. Sempre sul social media dei due media cattolici il cardinale ha commentato la notizia diffusa ieri (15 ottobre) dell’imminente ritorno di papa Francesco nella città serafica. “Papa Francesco ci ha sorpresi come sempre, in tutte le sue precedenti visite – ha commentato Bassetti –. Nel nostro cammino abbiamo pregato anche per il Santo Padre affinché si realizzassero quelle finalità per i poveri che porta da sempre nel cuore, dalla sua esperienza in Argentina. Lui stesso mi ha raccontato, in una delle ultime udienze, che amava andare la domenica sera nelle periferie più profonde ad incontrare la gente”.
L’incontro casuale con 400 giovani di Roma. Dopo una sosta con l’adorazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di Bastia Umbria, i pellegrini hanno ripreso il loro cammino verso Santa Maria degli Angeli dove sono arrivati poco prima di mezzogiorno. Sul piazzale della Basilica della Porziuncola si sono casualmente incontrati con un gruppo di 400 giovani della Diocesi di Roma, in pellegrinaggio sulle orme di san Francesco e del beato Carlo Acutis. Ad attendere tutti questi giovani c’erano il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, e la sindaca della città Serafica, Stefania Proietti.
Il cardinale Bassetti ha salutato i giovani romani dicendo loro: “Sieti stati una delle sorprese più belle di questa giornata, anche perché non siamo più abituati dopo la pandemia a vedere i gruppi di ragazzi. So che durante la pandemia voi avete sofferto perché esprimete vitalità e la solitudine vi è costata tanto. Ora siete qui e vi auguro, come san Francesco e il beato Carlo Acutis, che la vostra vita possa tornare ad essere un canto di gioia”.
Mons. Sorrentino ha espresso vivo compiacimento nel vedere ad Assisi tanti giovani sia romani che perugini, salutando la loro presenza come un segno di ritorno alla “normalità”. Un saluto, è stato quello del vescovo di Assisi, all’insegna di due figure di santità che hanno testimoniato, ciascuno nella propria epoca, la retta via per arrivare al Paradiso: Francesco e Carlo Acutis. “Quando noi pensiamo a Gesù – ha sottolineato mons. Sorrentino – dobbiamo immaginarlo come il Dio della strada che si è fatto vicino e si è messo in cammino dicendoci: ‘Io sono la via’. Il nostro problema è che tante volte camminiamo per strade sbagliate e quello ci fa male. Trovare Gesù nella vita è il principio della nostra salvezza e io vi auguro di percorrere la strada giusta”.
Gesù ci attende da sempre. Il cardinale Bassetti, nell’omelia durante la messa nella Basilica della Porziuncola, ha parlato “del vero viaggio della nostra vita, di cui anche il pellegrinaggio di stamane è stato un segno importante, quello di andare verso la profondità di noi stessi. Bisogna calarsi nell’intimo di noi stessi evitando ogni frastuono esteriore, per ascoltare la voce di Dio e capire quale è progetto che Lui ha su di noi”. E ha concluso con “due piccole espressioni del beato Carlo Acutis, un gigante, un campione di virtù cristiane, espressioni frutto delle sue tensioni interiori di un ragazzo di quindici anni: ‘la nostra meta deve essere l’infinito, non il finito… L’infinito è la nostra patria’. Da sempre noi siamo attesi da Gesù!”.