È stata accolta con gioia nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve la recente notizia dell’annuncio del X Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022, dopo il rinvio di un anno a causa della pandemia. Questo decimo incontro, spiegano i coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili della Pastorale diocesana familiare, “sarà multicentrico e diffuso nel mondo con un centro più grande a Roma e tanti più piccoli, ma non meno importanti, nelle diocesi di tutto il mondo. È la nuova forma inedita degli Incontri mondiali delle famiglie scelta dal Papa e dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita”.
“Come Ufficio diocesano di Pastorale familiare – commentano Roberta e Luca Convito – abbiamo accolto con gioia la notizia di questa nuova veste donata alle giornate che, per eccellenza, ogni tre anni, dal 1994, celebrano la famiglia e i valori di cui è portatrice”.
Qual è la novità e la bellezza di questo nuovo modo di incontrarsi e di celebrare la famiglia? “Sicuramente la possibilità di coinvolgere un numero molto più alto di famiglie – rispondono i coniugi Convito –, che vogliono sentirsi parte della comunità ecclesiale e per le quali spesso era possibile partecipare agli incontri solo in maniera distante e lontana, attraverso i canali televisivi. Inoltre viene data la possibilità ad ogni diocesi di organizzarsi in maniera flessibile e creativa secondo le proprie realtà pastorali. Noi faremo la nostra parte promuovendo alcune iniziative in preparazione all’appuntamento di Roma 2022. Quel che conta, come più volte ha sottolineato papa Francesco, è che ci sia davvero il desiderio, lo sforzo di mettersi a disposizione delle famiglie, proponendo loro un’occasione concreta e significativa di incontro”.
Soffermandosi sul tema scelto per il X Incontro, “L’amore familiare, vocazione e via di santità”, per i responsabili della Pastorale familiare perugino-pievese “consentirà di riscoprire l’amore familiare e coniugale come dono prezioso del vivere insieme custodito dalla Grazia di Cristo. In questo tempo straordinario in cui la pandemia ci ha costretti ad affinare strategie di sopravvivenza fisica e morale ridefinendo spazi, tempi e priorità familiari, gli incontri proposti celebreranno la speranza e il desiderio di rinascita, nella fiducia che ‘la presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani’ (AL315)”.