«Anche la famiglia imperfetta è dimora di Dio, attraverso quella imperfezione Dio entra nelle nostre famiglie e le abita». A sottolinearlo è stato il vicario generale don Simone Sorbaioli all’omelia della celebrazione eucaristica della Festa diocesana della Santa Famiglia di Nazareth, la sera del 30 dicembre, presso il complesso parrocchiale “Santa Famiglia di Nazareth” in San Sisto di Perugia, dove da anni si svolge questo significativo evento promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale familiare diretto dai coniugi Roberta e Luca Convito insieme a don Lorenzo Marazzani Visconti. Concelebranti sono stati il parroco don Vittorio Biagini e i vicari parrocchiali don Stefano Bazzucchi e don Michael Tiritiello e a dare il benvenuto alle numerose famiglie, accolte dal presepe vivente sul sagrato della chiesa, è stato il parroco emerito don Claudio Regni.
Aprire il cuore a Dio
«La semplicità della Famiglia di Nazareth, ci appartiene, ci richiama all’essenziale, al progetto di Dio su ogni famiglia, nonostante le difficoltà e l’imperfezione umana – ha proseguito il vicario generale –. Tutte le nostre famiglie hanno qualcosa che non va, portiamo in noi il bene e il male frutto della nostra storia personale, ma la famiglia è desiderio di bene e se apriamo il cuore a Dio, Egli saprà far funzionare le cose: il nostro impegno e la Sua presenza!».
Durante la celebrazione don Simone Sorbaioli ha affidato le famiglie presenti alla Santa Famiglia di Nazareth, recitando insieme ai fedeli l’atto di affidamento scritto da papa Francesco.
Una ricorrenza sentita
Al termine, i coniugi Roberta e Luca Convito si sono soffermati sul significato della ricorrenza della Festa della Santa Famiglia di Nazareth, che spesso è molto ravvicinata o al Natale, o al Capodanno (quest’anno si celebra il 31 dicembre), «rischiando di passare in secondo piano – hanno commentato –. Ogni anno ci domandiamo se abbia senso continuare a celebrare questa festa particolare, ma la presenza e la partecipazione attiva di numerose famiglie, anche stavolta ha fugato ogni dubbio. Resta una ricorrenza sentita in cui si riflette anche sul ruolo e sulla testimonianza di ciascuna famiglia cristiana nella società contribuendo alla sua crescita, oltre a viverla come occasione per rigenerare la propria fede, raccogliendosi in preghiera e riflettere sulla Santa Famiglia, facendo propri i suoi insegnamenti umani e spirituali».
Famiglia, luogo di narrazione fra generazioni
«Celebrare oggi questa festa – hanno concluso Roberta e Luca Convito –, arricchita dalla presenza dei ragazzi delle scuole medie, di ritorno dal campo invernale, di tanti nonni con i nipoti e di giovani famiglie con i loro neonati, ci ricorda anche il valore della famiglia come luogo dello scambio e della narrazione fra generazioni, in un passaggio di consegne che va oltre la famiglia stessa e apre al futuro e alla speranza!».
R. L.