I cristiani si apprestano a vivere la seconda Settima Santa al tempo del Covid-19, ma rispetto alla precedente (svoltasi in pieno lockdown) i riti saranno celebrati con la partecipazione del popolo di Dio, nelle parrocchie di appartenenza, nel rispetto delle norme sanitarie per il contenimento del contagio.
La speranza. E’ certamente una notizia che contribuisce a diffondere speranza per un ritorno, seppur lento, alla vita “normale” che non sarà più la stessa per tante persone, anche nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che hanno sofferto e continuano a soffrire per la pandemia. Non poche famiglie sono a lutto per la perdita di uno o più congiunti, o in apprensione per i loro cari ancora malati, ricoverati in ospedale, o perché senza lavoro e in gravi difficoltà non solo economiche. A tutte queste famiglie la Chiesa perugino-pievese non fa mancare la sua vicinanza spirituale e materiale, condividendo la sofferenza di uomini e donne, di giovani e adulti. Una sofferenza che viene riposta ai piedi della Croce come sacrificio umano, che invoca per tutti la salvezza di Dio. La Croce è il simbolo del grande mistero della fede cristiana che da 2000 anni i credenti rivivono nei riti del Triduo pasquale, il cuore della stessa fede. La Settimana Santa, Passione, Morte e Risurrezione del Signore, si apre con la Domenica delle Palme vissuta da sempre con particolare partecipazione e raccoglimento in tutte le comunità e che quest’anno lo sarà ancor di più.
Il calendario. A Perugia centro, nella cattedrale di San Lorenzo, sarà il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti a presiedere i riti della Settimana Santa, che inizieranno il 28 marzo e si concluderanno il 4 aprile, subendo delle modifiche, a seguito della pandemia, in base agli orientamenti per la “Settimana Santa 2021” indicati dalla Cei su quanto predisposto dalla Congregazione per il culto divino. Domenica delle Palme, 28 marzo, alle ore 11, si terrà la Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Per evitare assembramenti di fedeli, sarà celebrata secondo la seconda forma prevista dal Messale Romano (senza processione all’esterno della cattedrale). Inoltre i ramoscelli d’ulivo, distribuiti in questa domenica, saranno preparati prima della celebrazione (nel rispetto delle norme igieniche) sui posti nei quali si siederanno i fedeli che non dovranno passarseli di mano in mano. I ramoscelli saranno benedetti all’inizio della celebrazione. La Messa del Crisma, Mercoledì Santo, 31 marzo, ore 17, è la celebrazione in cui i presbiteri rinnovano le promesse sacerdotali e vengono benedetti gli Olii del Sacro Crisma, dei catecumeni e degli infermi. Oltre al Clero diocesano, ai diaconi e ai seminaristi, saranno presenti – in numero limitato – le comunità religiose femminili, i membri laici del Consiglio pastorale diocesano, una rappresentanza delle aggregazioni laicali e due fedeli per ciascuna delle 32 Unità pastorali dell’Archidiocesi. Non prenderanno parte, come era consuetudine fino a due anni fa, i giovani che riceveranno il sacramento della Cresima nel corso dell’anno e non si svolgerà la tradizionale processione d’ingresso in cattedrale (da piazza IV Novembre) di presbiteri e diaconi. Giovedì Santo, 1 aprile, ore 18, si terrà la Coena Domini senza il rito della lavanda dei piedi al cui termine seguirà l’adorazione eucaristica all’altare della reposizione animata dai seminaristi fino alle ore 19.30. Venerdì Santo, 2 aprile, ore 17, si terrà la celebrazione della Passione del Signore con l’atto di adorazione della Croce mediante il rito del bacio limitato al solo cardinale, mentre non si svolgerà per il secondo anno la Via Crucis serale nel centro storico. La Messa della Passione del Signore sarà preceduta, al mattino (ore 9), dalla celebrazione dell’Ufficio delle letture e delle Lodi, animata dal gruppo corale “Armonioso incanto”, che si ripeterà alla stessa ora il giorno seguente. Sabato Santo, 3 aprile, ore 19, si terrà la Veglia pasquale nella Notte Santa, con i riti della benedizione del fuoco, dell’accensione del cero pasquale e della benedizione dell’acqua battesimale, anticipata in orario compatibile con il coprifuoco. Domenica di Pasqua, 4 aprile, ore 11, si terrà la celebrazione della Risurrezione del Signore.
Per evitare assembramenti in cattedrale nelle domeniche delle Palme e di Pasqua, i fedeli potranno prendere parte alle celebrazioni del 27 marzo (ore 18) e del 28 marzo (ore 18) e del 4 aprile (ore 9.30 e ore 18). Per quanti non potranno partecipare in presenza si stanno predisponendo delle dirette televisive (con l’emittente «UmbriaTv») e sul canale YouTube del settimanale «La Voce» (lavocepg).