L’appello a vivere con maggiore generosità e solidarietà la “Quaresima di Carità 2020”, lanciato dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, è stato raccolto da tanti fedeli e uomini di buona volontà. «La nostra comunità diocesana, ma non solo, ha vissuto la Quaresima con molta sofferenza umana, spirituale e materiale per una pandemia che ha effetti devastanti anche a livello socio-economico ed occupazionale per molte famiglie, soprattutto per quelle che non hanno superato del tutto le difficoltà generate dalla recente crisi». A sottolinearlo è il direttore della Caritas diocesana, il diacono Giancarlo Pecetti, nel ricordare quanto quest’organismo pastorale si prodighi con le sue opere anche nel tempo del “Coronavirus” per aiutare le persone in gravi difficoltà.
Contributo Cei 8XMille. Sostegno che è possibile assicurare anche grazie al contributo economico della Cei, fondo 8XMille, a favore delle 220 Caritas diocesane attive su tutta la Penisola. La Caritas perugina, come è stato già annunciato dallo stesso cardinale Bassetti, ha messo a disposizione 50 alloggi (per almeno 30 giorni) della struttura ricettiva diocesana “Villa Sacro Cuore”, anche con il contributo di un privato benefattore, per operatori sanitari impegnati nella cura di pazienti affetti da “Covid-19”, affinché abbiano una sistemazione diversa dai propri domicili per tutelare se stessi i familiari conviventi.
Orate e branzini in dono. Con l’approssimarsi della Pasqua il direttore Pecetti ringrazia i numerosi benefattori. «Mi ha molto colpito la generosità del titolare di una pescheria, che con tanto garbo e discrezione – commenta Pecetti –, ci ha portato una prima volta quattro cassette di orate e una seconda volta altrettante cassette di branzini. In un momento di non poche privazioni, non può non farci riflettere il gesto compiuto, quello che qualcuno sia venuto in Caritas a portare perfino del pesce fresco in modo che anche i poveri possono mangiarlo». A beneficiare delle orate e dei branzini sono state le quindici famiglie del “Villaggio della Carità” e le persone fruitrici dell’Emporio della Solidarietà “Tabgha” di Perugia.
La spesa per le famiglie.
«Per questo è doveroso ringraziare, all’inizio della Settimana Santa – prosegue Pecetti –, quanti mostrano la loro solidarietà e vicinanza verso i più deboli e per le donazioni economiche ricevute, da quelle più piccole a quelle più consistenti; quanti, andando a fare la spesa, hanno pensato di farne una anche per una famiglia sconosciuta e più bisognosa della propria». Inoltre, il direttore della Caritas ringrazia «le aziende e i fornitori abituali dei quattro Empori della Solidarietà attivi nel territorio diocesano, che quando hanno surplus in scadenza ci contattano subito. E grazie anche ai tanti titolari di esercizi commerciali che ci hanno aiutato con i più svariati prodotti alimentari (hamburger, yogurt, pesce fresco…)».
Il grazie dei beneficiari. Il grazie più sentito è venuto dagli stessi beneficiari, nel lasciare periodicamente al Centro di ascolto della Caritas diocesana attestati di stima e di riconoscenza per il bene ricevuto, comprendendo, come sottolinea il direttore Pecetti, che «nessuno si salva da solo». Infine un grazie sentito, insieme al suo auguro pasquale, il diacono Giancarlo lo riserva a «tutti gli operatori e volontari Caritas delle opere segno e delle strutture socio-caritative della Chiesa, che svolgono la loro attività per amore agli ultimi con dedizione e con spirito di servizio dimostrato anche in questo momento così difficile e di dura prova».