Tra i 4 milioni di telespettatori (pari al 13% di share) che ieri sera 19 marzo hanno seguito su Tv2000 la preghiera del Rosario per l’Italia, c’erano anche tante famiglie della comunità diocesana di Perugia – città della Pieve; quasi a dire che l’emergenza sanitaria le porta ad essere sempre più “piccole chiese domestiche”.
A tutte le famiglie il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, si è sempre rivolto esortandole a intensificare i momenti di preghiera tra le mura domestiche in tempi lontani dal “Coronavirus”. «I media ecclesiali e non solo, ad iniziare dalla nostra Tv2000, che sta facendo registrare sorprendenti risultati di ascolto, contribuiscono molto, in questo periodo dove a tutti ci viene chiesto di restare a casa, ad aiutare le famiglie ad essere delle “piccole chiese domestiche”», ha commentato il presidente della Cei alla notizia dei milioni di telespettatori che si sono uniti spiritualmente in preghiera la sera della festa di San Giuseppe per invocare il Signore e la Beata Vergine Maria affinché liberino l’umanità da questa grave epidemia. «I momenti di preghiera, le celebrazioni eucaristiche pro populo di queste ultime settimane e da ultima la concessione (stabilita da un decreto della Penitenzieria apostolica) di speciali indulgenze ai fedeli affetti da questo morbo insidioso, agli operatori sanitari e ai familiari che si prendono cura di loro, sono praticate con l’aiuto dei media e delle loro tecnologie – ha evidenziato il cardinale Bassetti –. I media sono anche dei mezzi con cui far giungere conforto umano e cristiano a quanti vivono nella sofferenza e sostegno nell’affrontarla anche con l’aiuto della preghiera affinché nessuno si senta solo».
La testimonianza di una “piccola chiesa domestica”.
«In famiglia stiamo scoprendo momenti fino ad un mese fa inimmaginabili: la preghiera serale e mattutina di un Salmo davanti all’icona della Vergine, la messa del nostro parroco davanti alla Tv, nella sala preparata come una chiesa, con i fiori, le seggiole e le preghiere proseguite a memoria quando si interrompe il segnale streaming». A raccontarlo sono Sarah e Vincenzo Aquino, papà e mamma di undici figli, della parrocchia perugina di San Sisto. «Ieri sera – proseguno i coniugi Aquino – abbiamo vissuto l’esperienza del S. Rosario recitato tutti insieme, con il resto dei figli, che vivono fuori casa, in collegamento streaming. Non e’ stato facile, davanti all’impazienza dei piccoli, spiegare che l’ultima puntata del telefilm “Don Matteo” e la partita di “Risiko” potevano aspettare, perché alle 21 tutti i cristiani alzavano la loro supplica a Dio. Abbiamo usato un’esperienza vissuta, quella dell’ingresso a casa della “Play Station”. È successo qualche tempo fa, noi genitori eravamo contrari, ma loro, tutti insieme, ci hanno preso per lo sfinimento per mesi e alla fine abbiamo ceduto. Il cuore di Dio è proprio così, si piega se in tanti insistiamo, preghiamo, lo imploriamo. Hanno capito, e ognuno con il rosario in mano, senza più fretta né mormorii, siamo arrivati alla fine del collegamento con TV2000. L’esperienza ci è piaciuta moltissimo per questo vogliamo insistere: da questa sera abbiamo concordato una decina del S. Rosario, perché non sappiamo se andrà tutto bene, ma sappiamo che tutto concorre al bene e che Gesù non ci lascia mai soli».
La messa in diretta radio e social.
Il cardinale Bassetti dà nuovamente appuntamento virtuale a tutti i fedeli, domenica 22 marzo, alle ore 10, dalla cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia per la celebrazione eucaristica pro populo, trasmessa in diretta da UmbriaTv, Umbria Radio In Blu e sui social media diocesani (YouTube de La Voce e FaceBook di Chiesainumbria.it e di Umbria Radio In Blu).