Solennità di san Costanzo, vescovo e martire, Patrono della città e dell’Archidiocesi. La tradizionale processione della “Luminaria” del 28 gennaio e la concelebrazione eucaristica del 29 gennaio presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti

Il 28 e il 29 gennaio Perugia celebra la solennità del Santo Patrono Costanzo, vescovo e martire del II secolo. Una festa che rinsalda il legame tra la comunità civile e la comunità religiosa, come testimonia la tradizionale processione della “luminaria” risalente all’inizio del XIV secolo, menzionata negli Statuti medioevali del Comune di Perugia, che si svolge nel pomeriggio della vigilia di questa solennità (28 gennaio) a cui partecipano i rappresentanti delle massime Istituzioni cittadine, guidata dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e dal sindaco Andrea Romizi.

La “Luminaria di San Costanzo”, animata dai figuranti in costume medioevale dei cinque rioni storici della città, con i balestrieri di Assisi e del Palio dei terzieri di Città della Pieve, si terrà martedì 28 gennaio (ore 17), con inizio davanti al Palazzo comunale dei Priori per poi raggiungere la basilica minore di San Costanzo, percorrendo l’antica “via sacra” che collega la chiesa di Sant’Ercolano (intitolata all’altro patrono di Perugia) alle basiliche di San Domenico e di San Pietro. A San Costanzo (ore 18) si terrà la celebrazione dei Primi Vespri Solenni presieduta dal cardinale Bassetti, allietata dal Coro della polizia municipale, con il rito dell’omaggio votivo al Santo di alcuni doni-simbolo della storia civile e religiosa della comunità perugina dal forte e attuale richiamo sociale e culturale. Si tratta dei doni del cero, da parte del sindaco, segno della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni dei più deboli e indifesi e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune; della corona d’alloro, da parte della polizia municipale, segno di devozione e testimonianza di dedizione al bene comune attraverso l’azione di ordine pubblico, che mira alla pace e alla concordia; del torcolo (dolce tipico della festa a ricordo del martirio di Costanzo), da parte degli artigiani, segno di quanti si impegnano ogni giorno a migliorare le condizioni dei lavoratori e per tutti coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono alla prosperità della comunità; del vinsanto, da parte di due giovani sposi, perché vivendo la fedeltà, la fecondità e l’attenzione ai piccoli e ai poveri, siano segno dell’amore infinito che lega Dio al suo popolo, e la famiglia sia fondamento del vivere sociale; dell’incenso, da parte del Consiglio pastorale parrocchiale di San Costanzo, segno della forza della fede nell’annuncio del Vangelo sull’esempio del martire perché conceda alla Chiesa diocesana di crescere nella santità.

La comunità parrocchiale di San Costanzo, come è consuetudine, promuove un triduo di preghiera e di riflessione in preparazione alla solennità del Patrono nei giorni precedenti (25, 26 e 27 gennaio, ore 17-18.30) quest’anno dedicato al tema: “Cristo, una presenza carica di proposta”. A guidare il triduo sono tre giovani sacerdoti diocesani, don Giosuè Busti, don Giordano Commodi e don Pietro Squarta. Anche quest’anno, annuncia il parroco di San Costanzo mons. Pietro Ortica, «saranno accolti dei devoti croati della parrocchia di Jezera, dove dal XVIII secolo venerano san Costanzo, con la quale siamo gemellati da una decina di anni».

Le celebrazioni in onore di San Costanzo culmineranno nel pomeriggio del 29 gennaio (ore 18), con la solenne concelebrazione eucaristica nella cattedrale di Perugia presieduta dal cardinale Bassetti insieme ai vescovi dell’Umbria, a cui parteciperanno i rappresentanti delle Istituzioni civili e del mondo della cultura del capoluogo regionale.

La redazione giornalistica di Umbria Radio In Blu seguirà in diretta, attraverso il suo canale Youtube e la sua pagina Facebook, i Primi Vespri Solenni del 28 gennaio dalla basilica minore di San Costanzo e la concelebrazione eucaristica del 29 gennaio dalla cattedrale.