«E’ una fredda serata d’inverno che sembra promettere neve ma nelle aule dedicate alla formazione è già estate, perché tutti i laboratori sono dedicati all’attività estiva e oratoriale, o meglio alla sua parte più ludica e giocosa, il bans». E’ il commento degli organizzatori del ciclo di tre incontri formativi per giovani animatori d’oratorio – il primo tenutosi il 21 gennaio (gli altri in programma il 25 febbraio e il 25 marzo), presso il Centro Mater Gratiae di Perugia – promosso dal Coordinamento Oratori Perugini dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile in collaborazione con il Comitato zonale ANSPI di Perugia nell’ambito del progetto TERZO SAPERE – Avviso 1/2017 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Pepita Onlus.
Questo ciclo, denominato “A.A.Avventura Animazione 2019”, si è aperto per i più giovani con l’intervento di don Luca Delunghi, responsabile della Pastorale giovanile, mentre a pochi passi, presso l’“Abbazia Giovane Montemorcino”, i coordinatori, insieme ad Andrea Ballabio, responsabile di Pepita Onlus, hanno affrontato il tema della progettazione dell’attività estiva, strumenti, metodi e linee guida per inserire il Gr.Est. (Gruppo Estivo) in un programma annuale oratoriale coerente, coordinato e coeso.
«E’ da oltre sei anni che il Coordinamento Oratori Perugini – hanno ricordato gli organizzatori – ha confermato la sua adesione alla proposta formativa ANSPI, affidandosi ai suoi formatori nazionali e locali, che sempre più e meglio sono l’espressione del nostro mondo oratoriale, della nostra realtà territoriale, della passione educativa in atto».
E’ significativo aver visto partecipare tanti giovani a quest’incontro nei giorni in cui la parte più giovane della Chiesa universale guarda con interesse alla Giornata Mondiale della Gioventù con papa Francesco, in svolgimento a Panama dal 22 al 28 gennaio. Alla GMG 2019 prendono parte anche 59 giovani umbri arrivati nel Paese americano lo scorso 17 gennaio e da oggi (22 gennaio) raggiunti dal cardinale Gualtiero Bassetti.
«Vedere volti nuovi ed entusiasti accompagnati da chi ha già qualche anno di esperienza e dai propri sacerdoti e responsabili – hanno sottolineato gli organizzatori dell’incontro – è sempre una bella conferma dell’importanza di questo servizio formativo. Una cosa ha colpito immediatamente: i primi ragazzi sono arrivati alla spicciolata ed hanno occupato le prime file di sedie della sala… In un tempo in cui ad ogni convegno, riunione, incontro di giovani ma soprattutto di adulti, la partecipazione e la presenza sono per lo più scarse e le prime file totalmente disertate, questi giovanissimi rivelano un interesse vero e sincero e questo è il segno di una generazione viva e verosimilmente affidabile e ambiziosa, responsabile della propria formazione. Veramente bello sentirsi dire “grazie a lei” quando tu gli proponi un noioso foglio firme da compilare e li ringrazi preventivamente perché già sai che non avranno alcuna voglia di compilarlo. “Grazie a lei” perché i ragazzi sanno vivere, appassionarsi, servire con il sorriso sulle labbra e ringraziare con slancio sincero».
La consapevolezza della scelta educativa e l’impegno sono i temi che ha trattato don Luca Delunghi, offrendo la sua esperienza personale di vita come giovane animatore per dare una testimonianza vera e reale della bellezza e della fatica del servizio in oratorio, una scuola di vita, di umiltà, di amicizia, di esempi da seguire e limiti da superare per crescere come adulti. «La presenza, ma soprattutto la vera e sentita partecipazione di così tanti giovani provenienti da molti oratori e parrocchie – ha commentato don Luca –, ci conferma che questo servizio formativo è essenziale, importante per ciascun ragazzo, ma anche per il gruppo oratorio, per accompagnare il cammino di ogni animatore e per promuovere una proposta educativa sempre più qualificata e rispondente alla propria comunità educante e alle necessità del territorio».