Il 7 novembre ricorre il dies natalis di sant’Ercolano, vescovo e martire del VI secolo, “defensor civitatis” di Perugia durante l’assedio dei Goti di Totila, patrono della città e dello Studium Generale Civitatis Perusii (l’Università degli Studi di Perugia). Nella chiesa dell’Ateneo, con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, mercoledì 7 novembre (ore 19.15) iniziano i festeggiamenti in onore del Santo patrono a cui sono invitati, in particolare, studenti, personale docente e non docente.
La solennità di Sant’Ercolano richiama ogni anno numerosi fedeli ed è occasione per rinsaldare l’ultrasecolare legame tra le Istituzioni civili, religiose e del mondo accademico e della cultura della città, riflettendo insieme sull’attualità del messaggio di pace, di giustizia e di carità di questo Santo patrono martirizzato nell’anno 547 per la sua fede cristiana e per la sua testimonianza umana nel difendere i più deboli.
Le celebrazioni in onore di sant’Ercolano proseguiranno nella chiesa a lui intitolata, sabato 10 e domenica 11 novembre. Domenica prossima (ore 10.30) la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, animata da “I Madrigalisti di Perugia” diretti dal maestro Mauro Chiocci, che si esibiranno in un concerto a Sant’Ercolano sabato sera (ore 21). Domenica pomeriggio (ore 17), sempre in Sant’Ercolano, si terrà un appuntamento promosso dall’associazione culturale “Radici di Pietra”.
La solennità del santo “defensor civitatis” vede insieme nella sua organizzazione le rettorie delle chiese dell’Università degli Studi e di Sant’Ercolano, guidate rispettivamente dai sacerdoti don Riccardo Pascolini e don Francesco Benussi, e dall’equipe della Pastorale diocesana universitaria. Non manca ogni anno la proficua collaborazione con il Sodalizio di San Martino, la benemerita istituzione laica di carità sorta nel XVI secolo, proprietaria della chiesa di Sant’Ercolano, che si richiama nella sua importante attività a sostegno dei più bisognosi, soprattutto anziani, anche all’insegnamento sociale di questo Santo patrono della città di Perugia.