Quest’anno la Chiesa perugina celebra il 1470° dies natalis del santo patrono Ercolano, cioè la memoria del suo martirio ad opera dei goti di Totila avvenuto (narrano le cronache) il 7 novembre dell’anno 547. Le annuali celebrazioni religiose e culturali in memoria del santo defensor civitatis Ercolano, vescovo e martire, patrono della città e dell’Università degli Studi di Perugia, sono state programmate in questo fine settimana (3/5 novembre) e si terranno, come annuncia don Francesco Benussi, rettore della chiesa di Sant’Ercolano, nel luogo di culto a lui dedicato. E’ una delle chiese perugine più antiche e ricche di storia e di arte, con la sua originale forma ottagonale, «sacrario militare all’interno della città», ricorda don Benussi, in cui si trova il monumento ai caduti in guerra. Non è un caso che il primo appuntamento culturale delle “Celebrazioni in onore di sant’Ercolano 2017”, in calendario venerdì 3 novembre (ore 17), verterà sul tema: “La chiesa di Sant’Ercolano, sacrario delle memorie cittadine: dal Vescovo defensor civitatis ai caduti in guerra per la difesa della Patria”, a cura della dottoressa Annie Cottrau. Seguiranno altri due eventi culturali: il concerto de “I Madrigalisti di Perugia” diretti dal maestro Mauro Chiocci, nel pomeriggio del 4 novembre (ore 16.30); l’incontro di riflessione sul martirio a cura dell’associazione “Radici di pietra” e dell’architetto Michele Bilancia.
Lo stretto legame tra Ercolano e il suo gregge – ricordato per la sua strenua difesa della cittadinanza al tempo della guerra gotica – verrà rinnovato nelle celebrazioni liturgiche di sabato 4 novembre (ore 11), presieduta dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti con i parroci della città, e di domenica 5 novembre (ore 10.30), presieduta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, alla presenza del sindaco di Perugia Andrea Romizi e di numerosi fedeli come vuole la tradizione. Alla solenne celebrazione eucaristica del 5 novembre parteciperà anche l’“Associazione degli orfani dei caduti in guerra”, che, presieduta da Rosanna Tonnetti, celebra quest’anno il suo centesimo anniversario.
«La figura umana e cristiana di sant’Ercolano con la sua autentica testimonianza di fede vissuta fino al sacrificio estremo della vita per la difesa degli oppressi e degli ultimi – commenta il rettore don Benussi –, è ancora tanto attuale e di esempio per la Chiesa e per tutta la società. Sant’Ercolano non cessa mai di mostrarsi ai perugini nell’indimenticata figura del pastor bonus. Ci insegna a mettere in pratica il Vangelo della Carità nella nostra vita quotidiana, come singoli cristiani e come Istituzioni cittadine che hanno a cuore quanti si trovano a vivere situazioni di difficoltà. Come non far menzione della benemerita opera del Sodalizio di San Martino in Perugia, Istituzione laica a cui è affidata la cura di tanti anziani, proprietaria della chiesa dedicata al nostro Santo patrono. Sant’Ercolano torni a far rifiorire la speranza nei cuori dei credenti e di tutti gli abitanti di Perugia, come seppe trasmetterlo nei giorni tremendi in cui fu pastore della nostra città assediata dai goti».