Perugia: Il messaggio augurale di inizio anno scolastico del cardinale Gualtiero Bassetti. Il porporato al mondo della scuola: «Vivete la vostra esperienza come quella di una grande comunità, in cui tutti possono e devono dare il proprio contributo di sapienza e di umanità»

Al suono della prima campanella del nuovo Anno scolastico (per la gran parte degli istituti scolastici del perugino è avvenuto il 13 settembre), il cardinale Gualtiero Bassetti ha voluto rivolgere a «studenti, docenti, personale della scuola e genitori», come lo stesso porporato scrive, un «messaggio augurale dopo aver incontrato tanti di voi nel corso dei quattro anni della Visita pastorale recentemente conclusa: abbiamo trascorso del tempo insieme nel dialogo, nella condivisione di esperienze e attese, nella consapevolezza delle difficoltà e delle gioie presenti in ogni scuola».

Il cardinale in questo suo messaggio di «incoraggiamento» annuncia l’«intenzione di proseguire il cammino iniziato, recandomi in quegli istituti che non ho potuto visitare, soprattutto nella città di Perugia. Inoltre, vi do fin d’ora appuntamento alla prossima Settimana della Scuola, che si terrà dal 5 all’11 marzo 2018». La precedente ha riscosso grande interesse tra gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici nel coinvolgere diverse scuole.

«Papa Francesco – prosegue il presule nel suo messaggio –, parlando da Barbiana (dove il 13 settembre il cardinale Bassetti si è recato con il clero diocesano in pellegrinaggio, n.d.r.), cioè dalla piccola scuola di un grande prete e maestro, don Lorenzo Milani, ha detto che la cosa essenziale da insegnare e da apprendere “è la crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall’amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune”. Per raggiungere tale obiettivo è certamente necessario applicarsi nella docenza e nello studio delle diverse materie, come anche offrire una buona organizzazione della vita scolastica. Occorre soprattutto, però, coinvolgersi con le persone che condividono il medesimo cammino di crescita, perché la “disciplina” della libertà e dell’impegno solidale si apprende principalmente nelle relazioni che animano la comunità scolastica. Dove tutti sono insegnanti e tutti sono allievi, perché solo insieme è possibile educarsi, pur nella diversità dei ruoli e delle competenze, a crescere come persone mature e responsabili. La capacità di accogliere l’altro e di decidere di fare del proprio meglio per il bene comune ha nella scuola una formidabile palestra, soprattutto in questa stagione, che vede crescere in modo più rilevante proprio nelle nostre classi la percentuale di studenti immigrati di prima, seconda e persino terza generazione».

«Vivete quindi l’esperienza della scuola come quella di una grande comunità – evidenzia il cardinale –, in cui tutti – senza eccezioni – possono e devono dare il proprio contributo di sapienza e di umanità. Il futuro del nostro Paese, il suo sviluppo armonico e la custodia del suo territorio, come la concordia del corpo sociale, si costruiscono a scuola, grazie all’impegno di tutti. Che non manchi, dunque, l’apporto di alcuno alla grande famiglia della scuola e, anzi, tutti siano incoraggiati a condividere le proprie idee ed esperienze, perché l’apprendimento del sapere risulti significativo per l’esistenza».

Il testo integrale di questo messaggio è consultabile all’indirizzo https://diocesi.perugia.it/messaggio-augurale-s-card-bassetti-linizio-dellanno-scolastico-2017-18/, dove è anche pubblicato il documento elaborato al termine della Visita pastorale del cardinale Bassetti alle comunità parrocchiali della Prima Zona dell’Archidiocesi (Perugia città) e della Settimana della Scuola 2017 https://diocesi.perugia.it/messaggio-conclusivo-degli-incontri-mondo-della-scuola-nellambito-della-visita-pastorale-della-zona-pastorale-citta-perugia/. Il documento sottolinea la necessità di realizzare un’“alleanza educativa” per il bene delle nuove generazioni tra Chiesa, Scuola e Comunità, «in modo che le rispettive azioni si rafforzino a vicenda – si legge nel testo –, e attorno a questo “asse” si aggreghino anche altre agenzie educative del territorio».