“Oltre i numeri, 1000 volti incontrati. La presenza della Chiesa accanto ai poveri” è il titolo del Secondo Rapporto sulle Povertà nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve curato dall’Osservatorio della Caritas diocesana, che sarà presentato martedì 20 giugno, alle ore 17, presso il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” a Perugia (via Montemalbe 1, nelle vicinanze della chiesa di San Barnaba in via Cortonese).
Come anticipa il titolo di questo studio non si tratta solo di numeri, anche se hanno la loro importanza nel far comprendere un fenomeno in costante crescita e come poterlo affrontare, è anche un richiamo all’impegno pressoché giornaliero della Chiesa nell’aiutare persone singole e interi nuclei familiari in difficoltà. La solitudine, il disagio, l’emarginazione, la perdita del lavoro o la scarsa e precaria occupazione (in particolare per i giovani), una improvvisa grave malattia o morte di un congiunto, una crisi familiare (separazione, divorzio), la perdita della casa …, inducono le persone a ricorrere sempre più spesso ai Centri di Ascolto diocesano e parrocchiali. Questi centri sono i principali punti di osservazione del fenomeno povertà, a cui il gruppo di ricerca dell’Osservatorio Caritas sulle Povertà e l’inclusione sociale, diretto dall’economista perugino Pierluigi Grasselli, fa riferimento nel redigere il suo annuale Rapporto.
Si tratta di uno studio che contribuisce non poco «a comprendere le difficoltà che si incontrano nella lotta alla povertà, i limiti che possono trovare le politiche ordinarie e gli strumenti usuali, la necessità di aggredire alla radice le dinamiche generatrici di diseguaglianza». Così il prof. Grasselli nell’“anticipare” alcuni passaggi conclusivi di questo Secondo Rapporto, in cui «può cogliersi pienamente il ruolo che può essere svolto dalla Caritas». Proprio «il lavoro quotidiano a contatto con le persone nel bisogno – aggiunge il direttore dell’Osservatorio – porta gli operatori ad interrogarsi su dimensione, cause e conseguenze dei problemi sociali, e sulle modalità dell’azione di contrasto alla povertà, e di intervento sulle strutture sociali, politiche ed economiche, per “rendere possibile lo sviluppo umano integrale, in particolare per i più poveri e per coloro che vivono condizioni di maggiore bisogno”, si legge nel Manuale Advocacy di Caritas Europa».
La presentazione del Rapporto della Caritas perugino-pievese sulle Povertà avviene a pochi giorni dall’annuncio da parte di papa Francesco dell’istituzione della “Giornata mondiale dei poveri”, che si terrà il prossimo 19 novembre. «Si tratta di un gesto molto significativo – commenta il direttore della Caritas diocesana diacono Giancarlo Pecetti –, perché richiama l’attenzione di tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà a non trascurare il prossimo, a partire dal vicino di casa. Spesso prevale in noi un atteggiamento di indifferenza ed egoismo e per questo il Papa ha voluto una giornata dei poveri e non tanto per i poveri, così da metterli al centro della nostra vita sempre, non occasionalmente. La mancanza di mezzi di sostentamento e spesso di giustizia sono le cause di gravi forme di povertà come si evince anche dal nostro Secondo Rapporto».
Alla presentazione interverranno, oltre il direttore dell’Osservatorio diocesano sulla Povertà, prof. Grasselli, e il direttore della Caritas diocesana, diac. Pecetti, il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti e i membri del gruppo di lavoro dello stesso Osservatorio, Silvia Bagnarelli, Nicola Falocci e Daniela Monni.