Doveva essere un “mini concerto” di violino, quello tenuto dal maestro David Marzoli il 26 aprile all’Emporio Caritas “Tabgha”, presso il “Villaggio della Carità” di Perugia, ma che poi è durato più di due ore trasmettendo “note” di serenità a fruitori e volontari della struttura. Diffusa la notizia dell’intrattenimento musicale (un assortito repertorio da camera per violino di grandi compositori quali Back, Debussy, Mendelssohn, Paganini …), non pochi frequentatori settimanali dell’Emporio sono arrivati a fare la spesa (gratuita) apprezzando molto l’iniziativa proposta dal direttore della Caritas diocesana, il diacono Giancarlo Pecetti, e condivisa dal responsabile e dal vice responsabile della struttura, il volontario Luigi Palazzoni, giornalista professionista in pensione, e l’operatore Caritas Paolo Montori, laureato in consulenza pedagogica e formativa.
Iniziativa di «ristoro dello spirito» da ripetere.
«Agli amici frequentatori dell’Emporio “Tabgha” – hanno commentato Luigi e Paolo – è stato offerto un ristoro non solo materiale, ma dello spirito attraverso delle note di speranza suonate con tanta passione. E’ senz’altro un’iniziativa da ripetere, approfittando della disponibilità e generosità del maestro David Marzoli».
Lo stesso violinista, al termine del concerto, ha detto: «Come ci ricorda Gesù, “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”, anche attraverso la bellezza dell’arte della musica di grandi compositori come Beethoven, Mozart …, perché dietro il loro genio c’è stata una scintilla di Dio».
«Non di solo aiuto materiale ha bisogno l’uomo – ha ribadito il violinista –, pure necessario e fondamentale gesto dell’azione sociale della Chiesa per tante persone in difficoltà, ma che hanno bisogno, nel contempo, della presenza della bellezza di Dio che raggiungere loro in maniera indiretta, lo ripeto, anche attraverso l’arte della musica».
Violinista professionista missionario evangelizzatore in Sudan.
David Marzoli, violinista professionista che ha studiato ai Conservatori di Perugia e Firenze, dopo aver suonato in prestigiose orchestre nazionali svolge da tredici anni attività di missionario evangelizzatore in Sudan, in seno all’esperienza del Cammino Neocatecumenale. «In questo Paese dell’Africa – ha raccontato Marzoli – c’è una situazione molto difficile, che richiede la presenza di persone disposte ad annunciare la “buona novella” per contribuire a portare pace in una terra splendida, ma martoriata da tanto odio che genera tanta violenza».
Portare la bellezza della musica in una realtà con persone in difficoltà.
«In Sudan così nella nostra Umbria, con lo spirito della musica vissuto come servizio rivolto al prossimo – ha evidenziato il violinista –, ho accettato l’invito a tenere questo “mini concerto” all’Emporio Caritas di Perugia, altrimenti, come professionista, non avrei potuto mai accettare. Porto la bellezza della musica in una realtà con persone in difficoltà anche materiale che si rivolgono a queste strutture caritative per essere aiutate e non sono solo immigrate. Ho amici italiani che si trovano a frequentare mense e empori della Caritas perché divorziati e in gravi difficoltà familiari. Conosco da tempo le realtà caritative della Chiesa e comprendo cosa attraversano, anche umanamente, le persone che le frequentano».
Giornata di formazione spirituale per i volontari dei quattro Empori diocesani.
Uno dei prossimi appuntamenti rivolti ai volontari dei quattro Empori della Caritas diocesana perugino-pievese (Perugia città, zona industriale di San Sisto, Ponte San Giovanni e Marsciano) sarà la giornata di formazione spirituale del 20 maggio (ore 9.30-17.30), presso il “Villaggio Santa Caterina” a Solfagnano (Pg), la struttura di accoglienza della Chiesa diocesana per anziani autosufficienti ma in gravi difficoltà materiali.
A tenere una catechesi sull’importanza di essere “annunciatori di speranza”, sarà padre Giulio Michelini, che ha predicato gli esercizi spirituali di inizio Quaresima a papa Francesco e alla Curia Romana.
L’obiettivo della giornata è quello, spiegano i promotori, «di crescere nella fede per rendere sempre più credibile il nostro servizio a favore dei poveri, soprattutto in questo delicato momento in cui la povertà ha assunto dimensioni preoccupanti e tutti siamo chiamati ad essere “annunciatori di speranza”».