E’ stato un bel “dono” di compleanno per il cardinale Gualtiero Bassetti, che il 7 aprile ha compiuto 77 anni, vedere 570 ragazzi e ragazze riuniti per tutta la giornata di domenica, al Centro Congressi “Aldo Capitini” di Perugia, per l’annuale giornata diocesana di formazione rivolta ad animatori, educatori e sacerdoti responsabili dei “Gr.Est.”, i Gruppi Estivi degli Oratori che saranno al servizio di 4mila bambini dopo la chiusura delle scuole.
Tanti auguri cardinale!
L’augurio che i giovani hanno rivolto al cardinale è stato corale e lui, raggiunto il microfono più vicino, non ha esitato a dire loro: «Grazie degli auguri perché, credetemi, più si invecchia e più si ha bisogno». Il presule ha provato una immensa gioia nel vedere tanti giovani partecipare fin dal mattino (dalle ore 9) ai laboratori formativi sul sussidio “Gr.Est. 2019” proposto dall’ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia), ispirato alla storia “L’Isola che c’è” e poi cartone animato Disney Peter Pan.
L’importanza della formazione.
Si è trattato di un numero di partecipanti davvero significativo, più del previsto (gli iscritti erano 400), questo a conferma della crescente consapevolezza dell’importanza della formazione in un ambito delicato quale è l’animazione dei bambini. Soddisfazione per la riuscita della giornata è stata espressa dal responsabile degli Oratori Perugini, don Riccardo Pascolini, dal direttore della Pastorale giovanile, don Luca Delunghi, dal presidente del Comitato ANSPI Umbria, don Francesco Verzini, e da diversi giovani parroci. Tra questi don Simone Sorbaioli, arciprete della concattedrale di Città della Pieve, presente con un folto gruppo di animatori pievesi notato e salutato dallo stesso cardinale, don Marco Briziarelli, presidente dell’associazione “Amici del Malawi”, da alcuni anni impegnato a far vivere anche agli animatori di Oratorio l’esperienza missionaria della Chiesa perugina in Africa, e tre sacerdoti ordinati lo scorso anno, don Federico Casini, don Nicolò Gaggia e don Pietro Squarta. Il primo ringraziamento il presule l’ha rivolto ai preti dicendo ai ragazzi: «Pregate per i preti, abbiamo tutti bisogno di loro, perché se pregate per i preti nasceranno anche le vocazioni».
I giovani attirano la Carità: raccolte 30 tonnellate di alimenti.
Un altro caloroso ringraziamento il cardinale l’ha riservato ai 1.200 giovani che si sono impegnati in molte parrocchie a fine marzo nell’iniziativa quaresimale della “Raccoltissima” di alimenti di prima necessità promossa dalla Pastorale giovanile a sostegno dei quattro Empori Caritas per aiutare più di mille famiglie in difficoltà. La “Raccoltissima”, che ha coinvolto anche 80 esercizi commerciali della piccola e grande distribuzione, ha fruttato, come ha annunciato il cardinale, «30 tonnellate di generi alimentari, che vuol dire – ha commentato Bassetti – che la Caritas deve fare come il ricco epulone: rompere i suoi forzieri e farne degli altri per contenere tutta questa grazia di Dio. Questo è un segno che voi giovani attirate la Carità, un segno di Dio, un carisma legato alla vostra età e lo potete usare in bene».
La Chiesa ha bisogno dei giovani…
Il cardinale ha poi introdotto la riflessione del Vangelo di Giovanni di domenica, “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”, nel dire che «il Signore nei nostri confronti ha un’arma da usare, quella della Misericordia e per questo Gesù ci insegna di essere misericordiosi». E nell’omelia ha evidenziato che «la Chiesa è grata a voi giovani per quello che fate nel renderla giovane, viva e nel curarla. Dice papa Francesco: “Avere cura, custodire gli altri è l’atto più profondo dell’amore”. Voi che vi interessate dei più piccoli nell’essere animatori, educatori dei “Gr.Est.” avete un bellissimo sostegno nella lettera che il Papa ha scritto di recente per il Sinodo dei Vescovi di cui voi siete stati i protagonisti. Vi esorto a leggerla, è piena di sorprese per voi, perché, come ha scritto il Papa, tutto quello che tocca Cristo diventa giovane, perché Lui è permanentemente giovane. C’è una sintonia profonda fra quella che è la vostra primavera della vita e la giovinezza di Cristo. Il Papa vi vuole vedere correre attratti dal volto di Gesù, perché “è lo Spirito Santo che vi spinge in questa corsa in avanti”. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, del vostro sorriso, delle vostre intuizioni, delle vostre risorse infinite, della vostra fede. Questo è il fondamento per essere afferrati da Cristo».
Accogliere e accompagnare l’altro più che riempirlo di tante nozioni.
Il presule ha esortato gli animatori dei “Gr.Est” a non essere «educatori che riempiono l’altro di tante nozioni e di tante notizie, che servono solo se una persona non si sente accompagnata. Oggi il compito primario di ogni educatore nella scuola o cominciando dalla famiglia, che è il luogo più alto della formazione umana, come nella parrocchia (sacerdoti, catechisti, animatori), è quello di accogliere e di accompagnare, che vuol dire stare al suo fianco, non davanti e nemmeno dietro… Il vostro compito è quello di integrare quello che manca ai più piccoli a voi affidati, soprattutto di custodirli con tenerezza. L’autorità nella Chiesa si esercita nel custodire, nel proteggere, nell’essere dei buon samaritani. Vi raccomando, leggete la lettera del Papa, perché vi aiuterà ad essere animatori nell’accompagnare, integrare, proteggere e chinarvi sui più piccoli. Questo vi chiede, a nome del Signore, il vostro vescovo nell’esprimervi tanta gratitudine per quello che siete e per quello che fate».