4 ottobre
SAN FRANCESCO D’ASSISI
religioso
Patrono d’Italia
Festa
Anche Dante, nel dare le coordinate geografiche della grande avventura francescana, menziona Perugia: “… fertile costa d’alto monte pende, | onde Perugia sente freddo e caldo | da Porta Sole…” (Par. XI, 45-47). Il primo impatto di Francesco con Perugia non fu felice: si trattò della battaglia di Collestrada nel novembre 1202, che vide il figlio di Pietro di Bernardone catturato dai perugini e tenuto per un anno in prigione a Perugia. Ma già subito dopo la conversione (1208), i luoghi penitenziali perugini diventarono argomento dei “fioretti”: è del 1211 il ritiro di Francesco sull’isola Maggiore del Trasimeno per trascorrervi nel silenzio, nella preghiera e nel digiuno l’intera Quaresima, nutrendosi solo di mezza pagnotta di pane. Dall’isola Polvese sembra provenisse frate Longo, uno dei primi compagni. Fu in un viaggio da Perugia a Santa Maria degli Angeli lungo l’antica via dei pellegrini che, dialogando con frate Leone, Francesco cantò la “perfetta letizia”. Altro itinerario caro a Francesco è quello per Gubbio, dove si incontrano altri luoghi esaltati dalla sua presenza: uno di questi è Farneto, antica postazione di guardia lungo la valle, dove Francesco ebbe un incontro con un abate benedettino da cui avrebbe ricevuto in dono l’intera collina sulla quale fu costruito il convento. Fu nel 1216 che Francesco ottenne a Perugia da papa Onorio III l’indulgenza detta della Porziuncola o “perdono di Assisi”. Frati francescani si attestarono assai presto nel territorio perugino: Agello, ad esempio, vanta un convento già nel 1223, prima della morte di Francesco; Deruta conserva ancora, nella chiesa di San Francesco, la campana fusa nel 1228 per celebrare la canonizzazione di Francesco da parte dell’amico cardinale Ugolino, divenuto papa nel 1227 con il nome di Gregorio IX. Tra i primi discepoli di Francesco provenienti dall’ambiente perugino piace qui ricordare, oltre a frate Longo e a frate Giovanni, poi martire in Spagna, anche frate Giovanni da Pian del Carpine (Magione), inviato da Innocenzo IV nel 1245 presso la corte dei Mongoli, dei quali scrisse una storia assai interessante, e frate Andrea, che fu il primo vescovo di Guanzhou in Cina nel 1318.