20 maggio
SAN BERNARDINO DA SIENA
sacerdote
Memoria facoltativa
Perugia: Memoria obbligatoria
Dal Comune dei pastori o dei santi religiosi, con salmodia del giorno del salterio.
Ufficio delle letture
Seconda lettura
Come nella Liturgia delle Ore secondo il Rito Romano, oppure:
Dalle “Prediche volgari sul campo di Siena” di san Bernardino
(IV, 27; XLV, 116; XIV, 63-64; XV, 37; XIX, 106, ed. C. Delcorno, Milano, Rusconi, 1989, pp. 182-183, 429, 451, 565, 1371)
Tra quante città io ho trovato, ne ho trovata una secondo il mio cuore
Ti dico che tra quante città io ho trovato, ne ho trovata una secondo il mio cuore; e sai quale è? È la città di Perugia e non credo vi sia città più netta di questa. Le chiese sono così frequentate che è una meraviglia. Tra le chiese ve ne sono trenta molto bene visitate e le ho tutte decorate con il nome di Gesù. Non ti dico nulla delle confessioni: sono così frequenti da essere uno spettacolo edificante.
E dico che, nella città di Perugia, i cittadini come sono veloci a compiere il male così subito tornano a compiere il bene. Io non ho mai visto un fatto più grande di quanto ho visto lì. Vi si fecero tante paci che mi meravigliai grandemente di quante inimicizie vi fossero. E credo che poche siano state le paci fatte che l’andare a trovare l’offensore non fosse stata iniziativa di colui che aveva subito l’offesa: era l’offeso a chiedere perdono all’offensore. E molti andavano con la cinghia di cuoio al collo, in segno di penitenza. Ed è così che come sono rapidi a compiere il male così sono rapidi a riparare le colpe ed a fare il bene.
C’è tanta differenza tra voi senesi e i perugini quanta ve ne è tra il cielo e la terra. O donne, io ho fatto a Perugia una predica sulle vanità e vi ho fatto una cosa, inoltre, che non ho fatto qui, il rogo delle vanità: si raccolsero sette some di capelli e di parrucche. Furono sette sacchi, ed una balla fu stimata migliaia di fiorini, e quasi tutte le loro vanità sono state tolte via. La battaglia dei sassi che vi si faceva è stata anch’essa abrogata, così come certi balli che si facevano nella ricorrenza di alcune feste; hanno bandito anche il bestemmiare Dio e i santi.
Vi racconto un fatto che accadde a Perugia. Ci fu un tale che bestemmiò Dio in piazza ed un altro, avendolo udito, gli dette un colpo sulla bocca. Subito colui che aveva ricevuto il colpo riconobbe di aver detto male e porse l’altra guancia dicendo “dammi l’altro”. Quando il padre venne a sapere che il figlio era stato percosso, subito corse in piazza e, saputo il motivo, disse a colui che l’aveva colpito di dargli addirittura un altro colpo. Tutto questo avvenne per zelo riguardo a Dio. E tutto ciò suona a merito e fu meritevole anche colui che bestemmiò per la sua pazienza .
Ora a Perugia ci sono circa trenta giovani fattisi frati con vita tanto esemplare. Non dico degli altri iscritti al Terz’Ordine: ve ne sono molti che si comunicano ogni settimana; per non dire delle confessioni che è una cosa santa.
Responsorio Is 55, 10. 11; Mt 4, 4
R/. Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: * non ritornerà a me senza effetto, senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata (T. P. alleluia).
V/. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
R/. Non ritornerà a me senza effetto, senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata (T. P. alleluia).
Orazione
O Dio, che hai donato al tuo sacerdote san Bernardino da Siena un singolare amore per il nome di Gesù, imprimi anche nei nostri cuori, con il fuoco dello Spirito, questo sigillo della tua carità. Per il nostro Signore.