19 ottobre
SAN PAOLO DELLE CROCE
sacerdote
Memoria facoltativa
È il fondatore della Congregazione della Passione, o dei Passionisti, che ha operato anche nelle diocesi di Perugia e Città della Pieve. Nato ad Ovada (Alessandria) nel 1694, morì a Roma nel 1775. Fu uomo di preghiera e di vita austera, grande mistico e maestro di spirito, predicatore e missionario infaticabile, divulgatore, in un secolo dominato dallo scetticismo, della spiritualità dell’“Amor Crocifisso”, per amore del quale desiderava “attaccar fuoco a tutto il mondo”. Nel suo “diario apostolico” figurano più volte missioni e corsi di predicazione, su richiesta dei vescovi, in monasteri e in varie parrocchie delle due diocesi di Perugia e di Città della Pieve. Nel 1738, su invito del vescovo Alberici, predicò a Città della Pieve e nell’intera diocesi (nel 1734 era stato a Santa Fiora; nel 1738 fu a Mongiovino, Colle San Paolo, Missiano, Panicale, Piegaro, Monteleone d’Orvieto ecc.; a Città della Pieve non si cibava d’altro che “di erbe e di frutti”, dice un testimone). Nel biennio 1739-1740, su invito del vescovo Ferniani, predicò a Perugia e nella diocesi (tra cui Passignano e Deruta); il vescovo gli scrisse “la prego a venire quando potrà a proseguire le ss. missioni in questa diocesi”. A Piegaro avvenne l’episodio del sudore del Crocifisso: era l’11 maggio 1738, ultimo giorno della missione. Il missionario aveva fatto visita anche agli operai della fornace per la fusione del vetro, ma la missione non decollò come desiderava; e il padre Paolo, congedandosi, esclamò: “Lascerò chi vi farà una continua missione!”. Alla sua partenza il grande crocifisso della chiesa parrocchiale emise un copioso sudore di color celeste, e la gente corse a richiamare il santo missionario, il quale ricevette la notizia con gioia ma proseguì il suo cammino verso Monteleone. Ancor oggi l’11 maggio di ogni anno i piegaresi fanno memoria di questo evento singolare.