Perugia: La comunità diocesana si appresta a vivere la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali con il giornalista umbro Marco Tarquinio, direttore de Avvenire, che affronterà il tema dell’importanza della comunicazione nella pastorale della Chiesa

Il 13 maggio, Domenica dell’Ascensione, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, stabilita nel primo decreto del Concilio Vaticano II, Inter mirifica (4 dicembre 1963), dedicato agli “strumenti di comunicazione sociale”. Il tema scelto da papa Francesco per questa 52a Giornata è “La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace”.
Anche la Chiesa di Perugia-Città della Pieve, domenica 13, annuncia il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, «sottolineerà il tema della comunicazione nella predicazione come nella preghiera dei fedeli». Inoltre, nell’Archidiocesi perugino-pievese, Domenica dell’Ascensione si terrà la giornata diocesana de Avvenire con uno scambio reciproco di informazione: il quotidiano cattolico sarà distribuito nelle comunità parrocchiali con una sua intera pagina dedicata alla presentazione della Chiesa diocesana con i suoi mezzi di comunicazione: il settimanale La Voce (dal 1953), l’emittente radiofonica Umbria Radio (dal 1984) e il quotidiano online www.umbriaoggi.news (dal 2017).
A Perugia questa 52a Giornata sarà preceduta dall’incontro con il giornalista umbro Marco Tarquinio, direttore de Avvenire, in programma venerdì 4 maggio (ore 17), presso il Centro “Mater Gratiae” di Montemorcino, invitato affrontare il tema dell’importanza della comunicazione nella pastorale della Chiesa. Il direttore Tarquinio, al mattino (ore 10-13), sempre al “Mater Gratiae”, relazionerà ad un corso di formazione professionale obbligatoria permanente riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti sul tema “Chiesa e Stato in Italia tra ‘dare’ e ‘avere’ (dall’Ici all’8xMille) – case history di buona e cattiva informazione”.
La giornata di venerdì 4 maggio «è l’occasione per sottolineare nuovamente l’importanza delle comunicazioni sociali nella Chiesa – spiega mons. Paolo Giulietti, delegato Ceu per le Comunicazioni Sociali –. La comunità cristiana infatti, sia con i grandi media come Avvenire o TV2000, ma anche con i media locali e con la comunicazione delle parrocchie, contribuisce al dialogo culturale e alla trasmissione del Vangelo. Per questo motivo i due incontri sono particolarmente interessanti per tutti gli operatori dei media, non solo quelli professionistici, ma anche tutti coloro che a vario titolo collaborano nella comunicazione di parrocchie e altri enti ecclesiali attraverso giornalini cartacei, siti web, pagine facebook e altri social media». Sui media ecclesiali La Voce, Umbria Radio e Umbriaoggi.news, il delegato Ceu per le Comunicazioni Sociali evidenzia che «pur avendo un’identità cattolica, sono in grado di parlare a tutti. Gran parte dei nostri lettori ed ascoltatori possono riconoscersi in tante delle cose che diciamo, pur non essendo credenti».