In relazione alle notizie apparse recentemente su alcuni organi di informazione relative al Monastero benedettino delle monache di Santa Caterina in Perugia, e a qualche richiesta di chiarimento sul caso giunta alla Curia arcivescovile di Perugia-Città della Pieve, si rende noto quanto segue.
1) L’iniziativa della Visita Canonica, di cui è stato oggetto il Monastero di Santa Caterina, è stata una decisione presa dalla competente autorità ecclesiastica, e cioè la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
2) A seguito di quanto sopra esposto, al momento nulla risulta a questa Diocesi circa l’imminente chiusura del Monastero, tantomeno sul fatto che la ragione di un’eventuale chiusura sia da addebitarsi alla non vaccinazione Anticovid-19 delle monache lì presenti; mai l’Ordinario è intervenuto sulle questioni interne del Monastero e neanche problematiche inerenti alla vaccinazione delle monache. Si intende pertanto smentire con decisione le insinuazioni giornalistiche che volevano le monache trasferite per il loro rifiuto a sottoporsi alla vaccinazione Anticovid-19.
3) Circa lo stato in cui si trova il Monastero dal punto di vista spirituale, liturgico ed economico, allo stato attuale non è ancora pervenuto nulla all’Ordinario da parte della Congregazione competente la quale offrirà il suo parere e le sue decisioni in base alla relazione della Visitatrice Apostolica.
4) Infine per quanto concerne la proprietà dell’immobile monastico, sito in Corso Giuseppe Garibaldi n.179 in Perugia, si rende noto che esso è di proprietà dell’Ordine Benedettino il quale ha esclusivo diritto circa la sua eventuale destinazione o alienazione a seguito di una chiusura del Monastero. Pertanto ogni coinvolgimento della Diocesi al riguardo è priva di qualsiasi fondamento.
L’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve coglie l’occasione per sottolineare quanto sia preziosa per la vita della Chiesa la presenza monastica e come ha sempre cercato di accompagnarla con paternità e rispetto, come pure di valorizzarla, in tutta la sua ricchezza carismatica. Non può pertanto vivere che con dolore questo momento che invece di edificare l’unità e la comunione ecclesiale, la ferisce con notizie e insinuazioni che non corrispondono alla realtà dei fatti.