Nomina mons. Giulietti ad arcivescovo di Lucca. Il cardinale Bassetti: «Un figlio, un fratello, un grande amico che parte per continuare a servire la Chiesa». Il neo arcivescovo di Lucca mons. Giulietti: «Ringrazio il Santo Padre per questo dono …» e «grato alla carissima Chiesa di Perugia-Città della Pieve, che mi ha generato alla fede e alla vocazione e che ho servito per tanto tempo e in diversi modi»

In un clima di intensa commozione il cardinale Gualtiero Bassetti, sabato mattina 19 gennaio, nel salone delle udienze dell’Arcivescovado di Perugia, ha dato l’annuncio della nomina del suo vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti ad arcivescovo di Lucca ai sacerdoti, ai collaboratori, ai responsabili degli Uffici di Curia e agli operatori dei media convenuti. Dopo la recita della preghiera dell’Angelus, il cardinale ha detto, prima di leggere la comunicazione del nunzio apostolico relativa alla nomina: «Abbiamo pregato l’Angelo del Signore che portò l’annuncio a Maria e sappiamo che essa rimase anche turbata per quest’annuncio. E’ un po’ il tipo di notizia che io sto per darvi stamani, che sicuramente nella mia vita, quando l’ho saputo, mi ha portato turbamento, come sicuramente anche in quella di don Paolo, poi le cose si vedono con l’occhio della fede e con il senso della Chiesa. Soprattutto noi preti siamo chiamati a servire la Chiesa in un certo modo».

«Sicuramente il Papa ha voluto esprimere non solo il suo affetto – ha proseguito il cardinale –, ma la sua stima a questo giovane vescovo. Con tutti gli incarichi di fiducia che io gli ho sempre assegnato, perché lo merita, è un uomo che sa assumersi le responsabilità. Certo, è un figlio che parte per tanti di voi e per me è un fratello, un grande amico. Quando un figlio, un fratello, un amico parte si prova una grande emozione e una grande nostalgia. Parte per continuare a servire la Chiesa di una terra vicina, la Toscana e, al tempo stesso, non possiamo non provare la gioia di questo riconoscimento del Santo Padre nei confronti non solo di don Paolo, ma della comunità diocesana di Perugia, perché promuovendo lui è come se avesse promosso tutta la nostra Chiesa. Lucca è una delle arcidiocesi più importanti della Toscana…».

Il cardinale ha poi dato un altro annuncio: «Per i miei gravissimi impegni il Santo Padre mi ha assicurato che entro breve termine mi darà un nuovo vescovo ausiliare fino a quando continuo il mio ministero, ma ho bisogno di una spalla per guidare la nostra comunità diocesana. La Chiesa non ci lascia senza un vescovo ausiliare ed io spero di riconvocarvi presto per darvi un’altra buona notizia».

Mons. Giulietti non farà ingresso a Lucca prima di Pasqua, ha concluso il cardinale Bassetti comunicando che da oggi, come prevede il Diritto canonico, don Paolo non sarà più vicario generale e vescovo ausiliare, ma delegato ad omnia.

Il cardinale, nel vedere l’arcivescovo eletto di Lucca visibilmente molto commosso insieme ad alcuni sacerdoti e collaboratori, ha detto di aver vissuto anche lui questi momenti di intensa emozione, «ma abbiamo ancora tutto il tempo di piangerlo e di salutarlo, perché resterà con noi altri tre mesi». Altro momento di commozione, ma anche di tanta gioia per mons. Giulietti, è stato l’arrivo a sorpresa in Arcivescovado di alcuni cittadini di Lucca che si trovano a Perugia in questo fine settimana. Questi, appresa la notizia della sua nomina dagli smartphone, hanno voluto subito conoscerlo e ai quali ha dato la sua prima benedizione da neo pastore della Chiesa lucchese. Mons. Giulietti, che da sempre crede nei mezzi di comunicazione, non temendo affatto i nuovi, rivolgendosi ai giornalisti presenti, ha detto: «vedete la tempestività dei social media?»

«Per sdrammatizzare l’emozione di questo momento – ha ricordato mons. Giulietti –, il patrono di Lucca è san Paolino ed io quando ero piccolo molto spesso mi chiamavano Paolino … La diocesi di Lucca offre anche ai perugini molte opportunità per rincontrarci e continuare a vederci, come il Carnevale di Viareggio, le montagne della Garfagnana, la Via Francigena…, aspettando, forse, la “macro regione” che ci rivedrà insieme in un futuro non lontanissimo. Ringrazio il Santo Padre per questo dono e tutti voi per il cammino fatto cercando di portare a compimento, nei prossimi mesi, alcuni dei progetti avviati insieme. Sono grato alla carissima Chiesa di Perugia-Città della Pieve, che mi ha generato alla fede e alla vocazione e che ho servito per tanto tempo e in diversi modi, e al suo vescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, che mi ha accompagnato con affetto e pazienza in questi ultimi anni».