7 novembre – Liturgia delle ore

7 novembre

 Sant’Ercolano

vescovo e martire

Patrono secondario della diocesi

e patrono principale della città e dello Studium generale di Perugia

Memoria obbligatoria

Perugia: Solennità

 

Per la Memoria: dal Comune di un martire o dei pastori con salmodia del giorno del salterio.

Per la Solennità: dal Comune di un martire o dei pastori eccetto quanto segue.

 

 

Ufficio delle letture

Seconda lettura

Dai “Dialoghi” di san Gregorio Magno, papa

(III, XIII, 1-3, in Opere di san Gregorio Magno, Dialoghi, IV, Roma, Città Nuova, 2000, p. 243)

 Ercolano, vescovo della città di Perugia

 

Recentemente Florido, vescovo di vita santa, narrò un miracolo che merita di essere ricordato. Ecco il suo racconto: “Ercolano, un santissimo uomo dal quale fui allevato, divenne vescovo di Perugia, dopo essere passato dalla vita monastica alla grazia del sacerdozio. Ai tempi del perfido re Totila, l’esercito dei Goti cinse d’assedio la città di Perugia per sette anni, ininterrottamente. Molti cittadini, atterriti dall’incombente spauracchio della fame, se ne fuggirono. Non era ancora terminato il settimo anno di assedio, quando l’esercito dei Goti entrò nella città.

Il comandante delle truppe mandò messi al re Totila a chiedergli quali disposizioni impartisse riguardo al vescovo ed alla popolazione. Il re gli diede questo ordine: ‘Innanzi tutto al vescovo togli una striscia di pelle dalla testa fino al tallone e poi mozzagli il capo. Quanto alla popolazione, tutti coloro che saranno trovati in città, passali a fil di spada’. Allora il comandante dei soldati, fatto condurre il venerando vescovo Ercolano su un bastione della città, lo decapitò e, appena morto, gli tagliò una striscia di pelle dalla testa fino al calcagno, in modo che apparisse ben visibile sul suo corpo la scorticatura; poi ne gettò il cadavere fuori dalle mura. Allora alcuni, presi da un sentimento di umana pietà, diedero sepoltura al corpo del vescovo vicino alle mura della città, dopo avergli pietosamente accostato il capo al collo, e gli posero accanto il cadaverino di un infante, che era stato trovato là morto.

Quaranta giorni dopo l’efferato delitto, il re Totila ordinò che i cittadini di Perugia, che avevano cercato scampo qua e là, tornassero in città del tutto sicuri. Pertanto, coloro che prima avevano fuggito la fame, ottenuto il permesso di vivere a Perugia, vi fecero ritorno. Ma, memori della santità di vita del loro vescovo, cercarono dove fosse stato sepolto il suo cadavere, per inumarlo secondo l’onore che gli era dovuto nella chiesa di San Pietro apostolo. Giunti al luogo della sepoltura, scavata la terra, trovarono il cadavere del bimbo che era stato sepolto insieme con il vescovo in uno stato di avanzata decomposizione e tutto brulicante di vermi, come è naturale a quaranta giorni dalla sepoltura; il corpo del vescovo, invece, appariva intatto, come se fosse stato inumato quello stesso giorno, e, cosa ancor più degna di ammirata venerazione, la sua testa era unita al tronco, come se mai fosse stata mozzata; anzi, non vi si scorgeva nessun segno del taglio. Giratolo, per vederne la schiena e rendersi conto se mai presentasse qualche traccia dello scorticamento, tutto il corpo fu trovato perfettamente integro, come se nessuna lama l’avesse mai sfiorato”.

 

 

Responsorio                                                                                                             2 Tm 4, 6-8

 

R/. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. * Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno.

V/. Io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita.

R/. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno.

 

 

Dov’è solennità: Inno Te Deum.

 

 

 

Lodi mattutine

 

 

Ant. al Ben.     Sei tu Signore la mia roccia,

una dimora sempre accessibile;

mia rupe e mia fortezza tu sei!

 

Invocazioni

 

In unione con i santi martiri, uccisi a causa del Vangelo, celebriamo e invochiamo il nostro Salvatore, testimone fedele di Dio Padre:

Ci hai redenti con il tuo sangue, o Signore.

 

Per i tuoi martiri, che abbracciarono la morte a testimonianza della fede,

— donaci la vera libertà di spirito.

Per i tuoi martiri, che confessarono la fede sino all’effusione del sangue,

— da’ a noi una fede pura e coerente.

Per i tuoi martiri, che seguirono le tue orme sul cammino della croce,

— fa’ che sosteniamo con fortezza le prove della vita.

Per i tuoi martiri, che lavarono le vesti nel sangue dell’Agnello,

— donaci di vincere le seduzioni della carne e del mondo.

Per il tuo martire Ercolano, che difese i poveri dall’arroganza dei potenti,

— dona alla nostra Chiesa perugina di servirti ed amarti negli ultimi.

 

Padre nostro.

 

Orazione

 O Dio, che ci dai la gioia di celebrare il glorioso ricordo del santo vescovo e martire Ercolano, guarda alla tua Chiesa che egli difese e guidò con la parola e con l’esempio, e fa’ che sperimenti la forza della sua intercessione e ne imiti la grande carità. Per il nostro Signore.

 

 

 

Secondi Vespri

 

 

Ant. al Magn. È passato attraverso la grande tribolazione

e ha lavato le vesti col sangue dell’Agnello.

Per questo giorno e notte sta davanti al trono di Dio,

nel suo tempio.

 

 

Intercessioni

 

Gloria a Cristo, costituito sommo sacerdote per gli uomini davanti a Dio. Uniti nella preghiera della sera, invochiamo il suo nome:

      Salva il tuo popolo, Signore.

 

Tu, che hai suscitato nella Chiesa pastori santi e sapienti,

—  fa’ che la comunità cristiana sia sempre guidata da uomini saggi e generosi.

Hai perdonato le colpe del tuo popolo per le preghiere di pastori santi, che intercedevano come Mosè,

—  per i loro meriti purifica e rinnova sempre la tua Chiesa.

Hai scelto in mezzo ai fratelli gli animatori del tuo popolo e li hai consacrati con l’unzione dello Spirito Santo,

—  riempi dei suoi doni coloro che hai posto alla guida della santa Chiesa.

Tu, che sei l’eredità degli apostoli e dei loro successori,

— fa’ che nessuno si perda di quanti hai redento con il tuo sangue.

In sant’Ercolano, che non esitò a dare la vita per il suo popolo, ci hai dato un esempio di fulgida carità,

—  fa’ che la Chiesa di Perugia lo imiti nel donarsi generosamente a te e ai fratelli.

Tu, che per mezzo dei pastori della Chiesa assisti i tuoi fedeli, perché nessuno li strappi mai dalla tua mano,

— fa’ che i vescovi, i sacerdoti e i fedeli defunti si riuniscano tutti nella gioia del tuo regno.

 

Padre nostro.