21 maggio – Beata Colomba da Rieti

21 maggioBEATA COLOMBA DA RIETI

 

BEATA COLOMBA DA RIETI

vergine

Memoria facoltativa

Perugia: Memoria obbligatoria

Angiolella nacque a Rieti il 2 febbraio 1467, ma fu subito soprannominata Colomba per la misteriosa comparsa, al momento del battesimo, d’una colomba che si posò sulla bambina; la fantasia popolare ritenne il fatto un presagio di singolari eventi. Visse infanzia e adolescenza con grande spirito di pietà e di penitenza. A diciannove anni entrò a far parte del Terz’Ordine di San Domenico e iniziò una vita di ancor più intensa consacrazione a Dio, che la portò a lasciare Rieti e a dirigersi con viaggio avventuroso a Perugia, ove giunse il 17 settembre 1488, accolta con festa dalla popolazione. La sua vita e la sua attività furono esemplate in maniera impressionante sulla vita e l’attività di Caterina da Siena, che la reatina considerò sempre suo modello e maestra. E fu effettivamente la “santa Caterina” dell’Umbria con coincidenze singolarissime con la vita di Caterina da Siena. Riscosse grande stima per le virtù che la caratterizzavano; la famiglia Baglioni la considerò la santa protettrice del casato. Operò sempre, anche con vigore, per pacificare le fazioni perennemente in guerra tra loro. Papa Alessandro VI, giunto a Perugia nel giugno 1495, la incontrò nella chiesa di San Domenico nuovo: la santa dinanzi a lui andò in estasi e s’aggrappò al manto papale, creando disagio al pontefice cui disse parole profetiche. Erano gli anni della protesta a Firenze di fra Girolamo Savonarola. Ebbe doni mistici notevoli (estasi, profezie, miracoli). Impetrò grazia in occasione della peste del 1494. Il magistrato della città costruì per lei un monastero, che il popolo chiamò poi “casa delle colombe”. Fu testimone delle tragiche “nozze di sangue” del luglio 1500, che funestarono il potente casato dei Baglioni. Morì il 20 maggio 1501, a 34 anni. Il corpo e molti ricordi di lei sono conservati nel monastero delle domenicane di Perugia, ove furono trasferiti dopo la soppressione del monastero originario.

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