E’ tornato alla Casa del Padre don Leonello Birettoni, un uomo e un sacerdote dalla grande sensibilità sociale con la sua specificità e originalità nell’accoglienza dei più bisognosi

E’ tornato alla Casa del Padre don Leonello Birettoni, da alcuni anni ospite della Residenza protetta per anziani “Fontenuovo” di Perugia dove è deceduto per Covid-19 nella serata dell’11 novembre. Profondo è il cordoglio del Presbiterio diocesano espresso alla famiglia Birettoni e agli operatori della Residenza “Fontenuovo” che si sono presi amorevolmente cura del sacerdote. Don Leonello avrebbe compiuto 80 anni all’inizio del prossimo anno (era nato a Perugia il 26 gennaio 1941), ordinato sacerdote il 27 giugno 1965. E’ stato vice parroco, prima a Magione (dal 1965 al 1968) e poi a Santa Maria di Colle di Perugia. Nel febbraio 1971 è stato nominato parroco della costituenda parrocchia di San Ferdinando del capoluogo umbro, erigendo l’attuale chiesa parrocchiale consacrata nel 1983 dall’allora arcivescovo Cesare Pagani, e nel 2013 parroco di Mugnano. Due anni più tardi, nell’agosto 2015, a seguito di una grave malattia, è stato accolto a “Fontenuovo” dove ha continuato a svolgere il suo ministero come cappellano.

A ricordare il confratello scomparso è mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo, compagno di seminario e componente insieme a don Leonello dello “storico” gruppo dei “magnifici sette” seminaristi che furono ordinati sacerdoti nell’anno 1965. Dopo di loro le vocazioni in diocesi iniziarono a diminuire. “Sono venuti a mancare in appena due giorni due confratelli e compagni di seminario –  commenta mons. Sciurpa –, don Leonello Birettoni e don Gustavo Coletti (anche quest’ultimo per il Covid-19, n.d.r.). Eravamo un bel gruppo di promettenti sacerdoti con personalità e sensibilità diverse. Don Leonello, pur con una personalità molto originale, si lasciava coinvolgere dal gruppo. Fin dagli anni della sua formazione in seminario si distingueva per la sua grande sensibilità sociale che lo avvicinava ai poveri e ai disagiati. Da parroco affrontava in maniera decisa, per certi aspetti anche discutibile, la ‘gestione’ delle criticità e delle situazioni di difficoltà che si presentavano a lui, come ad esempio l’accoglienza di migranti. Ha vissuto la sua missione di sacerdote con semplicità, generosità e povertà correndo anche dei rischi, ma non gli mancava il coraggio per affrontarli. Situazioni spesso pesanti, che gli arrecarono anche tanta sofferenza; sofferenza che lo ha accompagnato nel suo ministero fino alla malattia degli ultimi anni. Una malattia che lo ha portato in età non troppo anziana ad entrare a ‘Fontenuovo’”.

Le esequie si svolgeranno venerdì 13 novembre in forma privata, con la partecipazione di una rappresentanza del Presbiterio diocesano e dei familiari. Due S. Messe in suffragio saranno celebrate nella chiesa parrocchiale di San Ferdinando di Perugia sabato 14, alle ore 18, e domenica 15, alle ore 11.