Solennità della Beata Vergine Maria Assunta al Cielo. Il cardinale Gualtiero Bassetti esorta sacerdoti diocesani, religiosi e comunità parrocchiali a celebrare messa e a raccogliersi in preghiera in solidarietà e riparazione per le sofferenze provate dai fedeli di San Feliciano sul Trasimeno

Domenica prossima 15 agosto, solennità della Beata Vergine Maria Assunta al Cielo, per la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve sarà un giorno molto particolare. Il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti – che di mattina (alle ore 11) si recherà a celebrare l’Eucaristia, come è tradizione, nell’antica suggestiva chiesa parrocchiale intitolata alla Madonna dell’Assunta, nel quartiere perugino di Monteluce, e in serata (alle ore 21) guiderà la recita del S. Rosario nel Santuario della Madonna di Fatima in Città della Pieve – esorta sacerdoti diocesani, religiosi e comunità parrocchiali, nella giornata di domenica e se non è possibile in giorno feriale, a celebrare una Santa Messa e a raccogliersi in preghiera “in solidarietà e riparazione coi nostri fedeli di San Feliciano, per tutto quanto è avvenuto, verso un intero popolo che sta soffrendo”. Lo scrive il cardinale Bassetti in un suo comunicato rivolto all’intera Archidiocesi perugino-pievese (il testo integrale è pubblicato nel sito: www.diocesi.perugia.it), sottolineando che “purtroppo non c’è pace per San Feliciano sul Lago. Non bastava l’arresto del parroco. Non bastava la dolorosa e preoccupante vicenda di don Vincenzo. Non bastavano le lacrime di tanti fedeli, che ho cercato di confortare, recandomi subito in mezzo a loro. Non bastava lo sguardo smarrito dei ragazzi, che, senza parole sembravano chiedermi: ‘Ma perché…?’. No, non bastava. Non bastava perché l’insipienza e la malvagità di qualcuno sembravano non avere limiti: senza curarsi minimamente della sofferenza di un popolo, è stata profanata la chiesa, che è la casa di Dio e del popolo cristiano, come fosse il più vile dei luoghi. Anche la casa canonica è stata messa a soqquadro violando in pieno la dignità di chi vi abitava. Nessuno, anche chi sbaglia, può essere calpestato nella sua dignità umana… San Paolo nel brano della lettera agli Efesini, proclamato domenica scorsa, ha detto chiaramente: “scompaia da voi ogni sorta di malvagità”. Da parte mia non cesserò di pregare perché gli autori di questi misfatti, toccati dalla misericordia di Dio, si ravvedano e si convertano, anche se i loro crimini dovessero rimanere nascosti alla giustizia umana”.