Sette incontri territoriali con quanti sono impegnati nelle attività di catechismo. L’arcivescovo Ivan Maffeis in loro ascolto. Ad “introdurre” gli incontri la lettera di mons. Maffeis: «Anche il nostro sia un tempo abitato dalla Provvidenza del Signore»

Dal 19 novembre al 18 dicembre, nel pomeriggio di ciascun fine settimana che precede il Natale, l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis si mette in ascolto degli oltre 500 catechisti e catechiste delle parrocchie, attraverso sette incontri, quante sono le Zone pastorali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, organizzati dall’Ufficio catechistico diocesano diretto da don Calogero Di Leo. Incontri territoriali in cui il presule avrà anche occasione per conoscere le realtà pastorali periferiche a poco più di due mesi dall’inizio del suo ministero episcopale. Ascolterà quanti sono impegnati nelle attività di catechismo, le loro esperienze di crescita nella fede e nella vita comunitaria, quanto la comunità parrocchiale li sostiene nel loro compito di catechisti, le gioie ed anche le difficoltà che sperimentano, bisogni, desideri e domande che emergono dai rapporti con bambini, adolescenti e famiglie.

Programma degli incontri. Si terranno, come anticipato, il fine settimana, dalle ore 16.30 alle 19. Il primo incontro è in calendario sabato 19 novembre, con i catechisti e le catechiste della I Zona pastorale “Città di Perugia”, presso la parrocchia di Ponte D’Oddi. A seguire: sabato 26 novembre, a Ponte Felcino – IV Zona pastorale “Valle del Tevere Nord”; domenica 27 novembre, a Magione – VI Zona pastorale “Trasimeno Est”; sabato 3 dicembre, a Spina – V Zona pastorale “Valle del Nestore”; domenica 4 dicembre, ad Olmo – II Zona pastorale “Valle della Caina”; sabato 17 dicembre, a Castiglione del Lago – VII Zona pastorale “Trasimeno Ovest”; domenica 18 dicembre, a Torgiano – III Zona pastorale “Valle del Tevere Sud”. Ad “introdurre” i sette incontri è la lettera dell’arcivescovo Maffeis indirizzata ai catechisti e alle catechiste, a coloro che sono chiamati ad accompagnare giovani e adulti «all’incontro con il Signore Gesù», scrive il presule, il cui testo integrale è pubblicato sul sito: www.diocesi.perugia.it (sezione “arcivescovo-lettere”).

La lettera di mons. Maffeis. «Vorrei raggiungere ciascuno di voi ed esprimervi la mia riconoscenza per il contributo generoso che date alla costruzione della Chiesa – scrive mons. Maffeis –. Grazie per il vostro impegno accogliente, a servizio delle nuove generazioni. Grazie per l’esperienza viva della vostra fede e per la passione con cui la donate. Facendo eco a parole di Papa Francesco, vorrei esortarvi a non stancarvi mai di essere catechisti, che raccontano con l’esempio, prima ancora che con la parola, quanto sia buona la vita che scaturisce dal Vangelo».

Abbattere le distanze. «Nel farlo, lasciatevi interrogare dal volto dei ragazzi e dalle situazioni delle loro famiglie. Non scoraggiatevi quando, a primo avviso, raccogliete un’estraneità e quasi una sostanziale indifferenza verso la proposta cristiana. Anche in questi casi, non abbiate paura, non fermatevi sulla difensiva, abbattete le distanze, andate incontro con pazienza e comprensione…».

Aiutare gli adulti nella fede. «A tale riguardo, penso a quanto la vostra azione verso i ragazzi si riveli un’occasione di crescita della fede degli stessi genitori. Se è vero, infatti, che questi rimangono i primi responsabili dell’educazione dei figli, con il vostro servizio favorite il cammino che porta anche loro ad essere adulti nella fede e inseriti nella comunità cristiana. Perché possiate farlo senza perdere la gioia, anche in mezzo alla fatica, coltivate la familiarità con la Parola di Dio; gustatene la freschezza, che umanizza, rigenera e sostiene l’impegno».

«Sentitevi a pieno titolo coinvolti e partecipi della comunità ecclesiale che, a partire dalle nostre parrocchie, forma il popolo dei credenti, inviato ad annunciare a tutti l’amore misericordioso del Padre». E nel presentare gli incontri territoriali, mons. Maffeis conclude scrivendo: «Vengo per essere da voi aiutato, per incoraggiarvi nel servizio e per celebrare insieme la fedeltà del Signore, che si serve di ciascuno di noi per far sì che anche il nostro sia un tempo abitato dalla sua Provvidenza».