Presentato il 4° Rapporto diocesano sulle povertà. Diminuiti nell’ultimo triennio (2016-2018) gli utenti Caritas, sia italiani che stranieri, ma aumentata la domanda dei loro molteplici bisogni

Sono diminuiti da 1.061, del 2016, a 1.008, del 2018, gli utenti del Centro di ascolto diocesano della Caritas di Perugia-Città della Pieve, sia italiani che stranieri, ma non la domanda dei loro bisogni, in costante crescita rispetto al passato. E’ il primo dato che emerge dal 4° Rapporto diocesano dal titolo “La forza della fragilità. L’impegno Caritas”, redatto dall’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas perugino-pievese diretto dall’economista Pierluigi Grasselli, la cui attività di ricerca-studio è incoraggiata e sostenuta dal cardinale Gualtiero Bassetti che ha apprezzato molto anche quest’ultima edizione curata sui dati dell’anno 2018 raccolti dai Centri di ascolto diocesano e parrocchiali.

La presentazione del 4° Rapporto sulle povertà si è tenuta nel pomeriggio del 29 novembre, presso la sede della Caritas diocesana del “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, che ha visto come relatori il direttore di quest’organismo pastorale, il diacono Giancarlo Pecetti, e il direttore dell’Osservatorio diocesano sulle povertà, il prof. Pierluigi Grasselli. Significativa la presenza, oltre di alcuni rappresentanti e volontari Caritas giunti da altre diocesi dell’Umbria, di un nutrito gruppo di giovani operatori dei Servizi sociali del Comune di Perugia. Questi hanno apprezzato il rapporto nel ritenerlo interessante e funzionale al loro servizio, perché di aiuto alla lettura del fenomeno non tanto per i dati che contiene, ma per la raccolta di diverse e differenti richieste di aiuto e, nel contempo, per le proposte che la Caritas formula, grazie alla sua esperienza, per contrastare vecchie e nuove forme di povertà.

Infatti, dall’articolata presentazione del prof. Grasselli, sono emerse soprattutto le problematiche e le tendenze attuali e future della povertà, delle molteplici forme di povertà che quotidianamente il Centro di ascolto diocesano e quelli parrocchiali raccolgono e soccorrono. L’economista, soffermando sulla varia natura delle richieste di aiuto, ha evidenziato che «spaziano da quelle economiche in senso stretto, a quelle del lavoro, della casa e di tanti bisogni legati alla famiglia, alla scuola e alla salute. Anche la sanità mostra un ruolo crescente nel sostegno a queste famiglie. Davanti a questa domanda molto complessa, la Caritas ha sviluppato un’azione adeguata, nel senso che ha accresciuto il numero dei suoi interventi e ne ha ampliato l’articolazione». Inoltre per l’aumento del tipo di domanda di aiuto, secondo il prof. Grasselli e il direttore della Caritas Pecetti, è sempre più importante l’intervento e la sinergia con le Istituzioni preposte in materia, chiamate a rispondere in maniera più specifica alle tante esigenze e forme di povertà.