Presentata alla stampa la Convenzione per il “Progetto C.A.S.A”, sottoscritta da Comune di Deruta, Fondazione di Carità San Lorenzo e Caritas diocesana. Esempio di collaborazione sussidiaria tra Istituzione pubblica e Terzo settore per tutte le realtà impegnate nel sociale

È stata presentata a Perugia, venerdì 1 aprile, nel corso di una conferenza stampa, la Convenzione per il “Progetto C.A.S.A.” (Cooperare per l’Attuazione della Sostenibilità Abitativa) tra il Comune di Deruta, la Fondazione di Carità San Lorenzo e la Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. A sottoscrivere il documento sono stati il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, il presidente della Fondazione di Carità San Lorenzo, Maurizio Santantoni, e il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli. Presenti all’atto della firma anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Deruta, Cristiana Canuti, e l’economista Pierluigi Grasselli, coordinatore dell’Osservatorio diocesano sulle povertà e l’inclusione sociale della Chiesa di Perugia-Città della Pieve.

Esempio di rete “multi-attore”. La convenzione è stata definita da tutti gli intervenuti un esempio di collaborazione sussidiaria tra Istituzione pubblica e Terzo settore per tutte le realtà impegnate nel sociale. «E’ una responsabilità condivisa tra gli attori del Welfare, che permette di sviluppare al massimo le potenzialità di tutti gli attori coinvolti nel far fronte alle molteplici esigenze emergenziali di singoli e famiglie, attraverso una rete “multi-attore”». A sottolinearlo è stato il prof. Grasselli, impegnato con l’equipe dell’Osservatorio diocesano alla stesura dell’annuale Rapporto sulle povertà che sarà presentato entro questa primavera.

Dichiarazione del sindaco Toniaccini. «Questa convenzione è finalizzata a dare risposte concrete alle fragilità, alle povertà sempre più crescenti della popolazione – evidenzia il sindaco Toniaccini –. Deruta sta ampliando gli interventi inerenti al welfare, soprattutto per quanto riguarda il disagio abitativo, anche alla luce delle nuove emergenze che si sono create in questi due anni di pandemia, che sono andate a sommarsi a quelle pregresse derivanti dalla crisi economica. La firma di oggi significa anche trovare, in modo sinergico e collaborativo, soluzioni innovative, volte a diffondere una cultura sociale che sappia prendersi cura dei nuovi bisogni della popolazione. Un accordo non chiuso ai firmatari, ma che potrà aprirsi agli altri attori della nostra società, a partire dalle due Università, le Associazioni datoriali, i Sindacati, i rappresentanti del terzo settore, le aziende, le altre Istituzioni. Le aree di intervento dell’intesa sono essenzialmente tre: l’emergenza abitativa, l’integrazione socio-economica e la responsabilità partecipata. Da parte nostra, abbiamo recuperato un immobile a San Nicolò di Celle, trasformandolo in Casa emergenza abitativa, proprio per intercettare quei soggetti che versano in condizioni di difficoltà temporanea».

Dichiarazione del presidente Santantoni e del direttore don Briaziarelli. «In un periodo particolarmente difficile, a seguito della pandemia e della guerra in Ucraina, in cui singoli e famiglie si trovano in emergenza abitativa – commentano il presidente Santantoni e il direttore don Briziarelli –, questa convenzione è di non secondario sostegno al “Progetto C.A.S.A.”. La proficua collaborazione con il Comune di Deruta possa essere di esempio ad altri Enti ed Istituzioni del nostro territorio, affinché questo preoccupante crescente fenomeno sociale possa essere condiviso nella sua risoluzione in modo da contenerlo il più possibile. Significativi sono i progetti-percorsi di accompagnamento per l’uscita dall’emergenza abitativa, anch’essi approntati in collaborazione grazie a una rete di più realtà operative attente e sensibili al fenomeno. Le finalità di questa convenzione sono pienamente in linea con quelle generali della stessa Fondazione San Lorenzo, il cui compito istituzionale è quello di essere di supporto alle opere della Chiesa locale nell’ambito della testimonianza della carità, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi indipendentemente dalla razza o dalla religione».

Cosa prevede la convenzione. Il documento, redatto dal Comune di Deruta e dalla Fondazione di Carità San Lorenzo, ente operativo della Caritas diocesana, si ispira ad alcune delle norme vigenti in materia, in primis alla legge n° 328/2000, la “legge quadro per la realizzazione del sistema integrativo di interventi e servizi sociali”, e al decreto legislativo n° 117/2017, noto come “Codice del Terzo Settore”, per dare vita ad una proficua sinergia tra Istituzione civile locale e Chiesa diocesana nel prendersi cura delle crescenti fragilità e vulnerabilità legate al disagio abitativo. La convenzione, che ha durata di un anno dalla data di stipula e rinnovata per un secondo anno su comune accordo delle parti, «è finalizzata ad implementare una collaborazione tra gli Enti firmatari – si legge nel documento – quale strumento di co-programmazione e co-progettazione a partire dal quale le crescenti esigenze del welfare derutese, potranno trovare ipotesi strategiche, progettuali e canali di finanziamento con cui realizzarle. Scopo della convenzione infatti è contribuire a diffondere una cultura sociale innovativa e capace di rispondere anche alle nuove povertà. La complementarietà dell’Amministrazione Comunale di Deruta, della Fondazione di Carità San Lorenzo e della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve garantiranno prospettive in grado di intercettare i nuovi bisogni tramite la costituzione di un modello collaborativo, cui potranno partecipare a seconda delle contingenze anche: Università, Associazioni datoriali, Sindacati, rappresentanti del terzo settore, aziende. Ufficio di coordinamento-supporto alle attività sarà la Caritas diocesana».

Obiettivi della convenzione. Innanzitutto è quello del «prendersi cura delle crescenti fragilità e vulnerabilità legate al disagio abitativo, proponendo la co-programmazione e co-progettazione di percorsi di accompagnamento personalizzati verso una nuova autonomia, partendo dalla casa. Preferibilmente dalla valorizzazione degli immobili inutilizzati». Inoltre, «promuovere, nel breve, medio e lungo periodo, una cultura della solidarietà sociale; favorire progettualità comuni a valere in prima battuta sui fondi strutturali e le risorse dell’Unione Europea, che promuovano l’innovazione e l’inclusione sociale».

Tipologie di intervento. Sono tre le aree di intervento, dall’emergenza abitativa (attraverso l’accoglienza e presentazione delle richieste di singoli o nuclei familiari) all’integrazione socio-economica (con l’attivazione di un progetto sociale per ciascuna accoglienza), alla responsabilità partecipata con eventi pubblici di sensibilizzazione e formazione e il coinvolgimento attivo di tutte le realtà sociali presenti nel territorio per favorire percorsi di autonomia a quanti sono in emergenza abitativa.

Impegni delle parti. Al riguardo, le parti firmatarie, in collaborazione tra i Servizi sociali del Comune e la Caritas diocesana, si impegnano ad individuare fino a 3 famiglie in condizione di emergenza abitativa (per un totale di 10-12 persone) alle quali proporre una soluzione abitativa nella frazione di Casalina dove già risultano disponibili tre appartamenti.  Le stesse si impegnano al tutoraggio delle famiglie accolte e al monitoraggio dello stato di conservazione dell’immobile. Inoltre, il Comune di Deruta si impegna ad erogare alla Fondazione di Carità San Lorenzo un contributo di settemila euro per le attività di accoglienza delle richieste di aiuto «meglio specificate nel progetto allegato alla presente convenzione – si legge nella stessa –, approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 196 del 9/12/2021».