Piano Pastorale Sanitario

Premessa (resoconto triennio 1993/96)

Il precedente piano pastorale, relativo al triennio 1993-96, ha permesso le seguenti realizzazioni:

1. nell’obiettivo della formazione:

  • realizzazione della  “Scuola di formazione per operatori di pastorale sanitaria”, destinata a laici, religiosi e sacerdoti  per una formazione specifica in tema di pastorale sanitaria. La scuola è stata assunta dalla consulta regionale per la pastorale sanitaria, si avvale di docenti del Camillianum di Roma, l’Istituto Internazionale di Teologia di Pastorale Sanitaria e di esperti in campo nazionale, e si articola in 10 weekend residenziali nell’arco di due anni, a carattere monotematico, coprendo i seguenti argomenti:  Pastorale sanitaria e relazione d’aiuto, psicologia del malato, radici biblico-teologiche dell’approccio alla sofferenza, spiritualità dell’operatore sanitario, stress dell’operatore sanitario (burn out), teologia della corporeità, principi di etica, accompagnamento del morente e della persona in lutto, realizzazione di progetti di pastorale sanitaria. La scuola è operante dal 1995.
  • Collaborazione con l’Associazione Perugina di Volontariato per la realizzazione del corso di formazione di base per i volontari operanti in ambiente ospedaliero.
  • Collaborazione con l’AMCI e con l’Ordine dei Medici di Perugia per la realizzazione di conferenze di bioetica

2. nell’obiettivo di sostegno della pastorale ospedaliera:

  • Conoscenza dei cappellani e del lavoro svolto.
  • Costituzione della cappellania con consiglio ospedaliero per gli ospedali di Perugia (Policlinico e Silvestrini)
  • Stesura di un piano di lavoro per la cappellania Policlinico-Silvestrini
  • Sostegno della Clinica Madonna degli Angeli per il suo inserimento nella Pastorale Sanitaria della diocesi e per la valorizzazione delle finalità per le  quali una istituzione sanitaria cattolica deve distinguersi.

3. nell’obiettivo di valorizzazione del significato della sofferenza e della vita dell’uomo:

  • Incontri periodici nelle parrocchie e nelle vicarie con le caritas parrocchiali per stimolare la formazione di gruppi di volontari e l’attenzione di tutta la comunità al malato e agli anziani.
  • Presenza periodica nelle attività delle associazioni e movimenti correlati con la pastorale della salute (CVS, Unitalsi, AMCI, ACOS…), nelle case di ricovero per anziani e per minorati (D.Guanella, Villa Nazarena, Fontenuovo, Fatebenefratelli ecc…)
  • Realizzazione della giornata mondiale del malato coinvolgendo parrocchie, cappellani, associazioni, movimenti, volontari.

4. nell’obiettivo dell’apertura missionaria

  • Sostegno economico dell’Ospedale missionario di Chipini, nel Malawi, attraverso offerte raccolte nella giornata mondiale del malato
  • Analisi della possibilità di collaborazione medica con l’Ospedale missionario di Chipini: le condizioni attuali di accesso, autorizzazione all’esercizio professionale, copertura finanziaria e tutela del personale non permettono una tale collaborazione. L’Ufficio rimane comunque disponibile per la collaborazione, quando questa si renderà possibile.

Obiettivi

Considerato

  • gli obiettivi generali e i soggetti della pastorale sanitaria, come sono indicati nel documento della Consulta nazionale della CEI per la pastorale della sanità
  • (La pastorale della salute nella chiesa italiana),
  • gli obiettivi scelti e quanto di essi realizzato nel triennio precedente,
  • si propongono per questo piano pastorale i seguenti obiettivi:
  • Evangelizzazione
  • Formazione delle comunità cristiane affinché testimonino il vangelo della carità
  • verso i sofferenti
  • Sviluppo della pastorale ospedaliera

1. EVAGELIZZAZIONE

  • formazione etica e spirituale degli operatori della pastorale sanitaria, del volontariato e degli aderenti alle associazioni professionali sanitarie cattoliche;
  • annuncio e difesa dei principi di etica cristiana e del valore della vita:
  • nelle comunità cristiane
  • nelle istituzioni pubbliche di formazione del personale medico e paramedico
  • nel sociale.

2. FORMAZIONE  DELLE  COMUNITA’  CRISTIANE  AFFINCHE’  TESTIMONINO  IL  VANGELO  DELLA  CARITA’  VERSO  I  SOFFERENTI: l’attenzione ai sofferenti diventi stile di vita e carità permanente.

  • far maturare nelle parrocchie una pastorale per i sofferenti che coinvolga tutta la comunità, sia integrata con le altre espressioni pastorali (catechesi, liturgia, altre forme caritative), sia rivolta anche ai lontani  (immigrati, missioni ecc…);
  • istituire e formare (formazione etica, spirituale e professionale) nelle parrocchie gruppi di volontari per la pastorale della salute;
  • sostenere e coordinare le associazioni già esistenti rivolte all’assistenza dei malati;
  • rendere partecipe in maniera attiva tutta la diocesi – nelle varie espressioni delle comunità parrocchiali, movimenti, associazioni, ospedali, case di ricovero, istituzioni religiose ecc…- nella realizzazione della giornata mondiale del malato, affinché il messaggio della giornata risuoni nella società intera e non rimanga patrimonio solo della Chiesa.

3. SVILUPPO  DELLA  PASTORALE  OSPEDALIERA

  • sviluppare negli ospedali della diocesi una pastorale non occasionale, personalizzata e solo sacramentale, ma organica ed unitaria, che si adoperi in maniera concreta a rendere visibile la presenza della Chiesa, sacramento della carità di Dio nella storia degli uomini, laddove l’uomo nasce, soffre e muore;
  • contribuire alla umanizzazione delle strutture ospedaliere;
  • estendere il progetto di pastorale sanitaria dell’ospedale al territorio;
  • operare un rinnovamento, ove necessario, delle strutture sanitarie cattoliche, affinché lo stile del loro servizio  sia caratterizzato da   ” assistenza integrale al malato… difesa e promozione della vita… formazione del personale… presenza profetica…qualità ed efficienza del ministero spirituale…salvaguardia dell’umanità delle cure…promozione di una cultura sanitaria ispirata ai valori umani e cristiani…sana trasparenza amministrativa…” (vedi  “La pastorale della salute nella chiesa italiana, n° 55 e 56).

Linee guida per la realizzazione del piano pastorale sanitario

1. EVANGELIZZAZIONE

a)  formazione etica e spirituale degli operatori per la pastorale sanitaria….

  • sostenere la scuola regionale di formazione per operatori di pastorale sanitaria, nella scelta dei programmi di formazione e nella animazione delle comunità parrocchiali, delle associazioni, dei movimenti ecc.. perché si avvalgano della scuola per la formazione di propri operatori;
  • guidare e collaborare con l’Associazione Perugina di Volontariato per la realizzazione dei corsi di formazione, sia di base che permanente, per il volontariato. Si allega una proposta di formazione, costruita sulle indicazioni del sussidio della Consulta Nazionale CEI per la Pastorale della Sanità  “Orientamenti per il volontariato pastorale nel mondo della salute”  (allegato n° 1).

b)  annuncio e difesa dei principi di etica cristiana e del valore della vita:

  • istituzione (modalità e tempi da studiare e verificare) di un corso di bioetica, parallelo ai corsi universitari di Laurea in Medicina e Chirurgia e di Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche;
  • diffusione dei principi di bioetica cristiana attraverso trasmissisioni a Radio Augusta Perusia ed articoli su La Voce;
  • collaborazione con le associazioni professionali sanitarie cattoliche, i movimenti ed i gruppi cattolici operanti nell’ambito della sanità, gli ordini ed i collegi professionali, i comitati di bioetica ospedalieri ed Universitari ed altre istituzioni civili sempre operanti nell’ambito della sanità e della cultura per la diffusione della bioetica cristiana e per il confronto con il pensiero non cristiano.

2. FORMAZIONE DELLE COMUNITA’ CRISTIANE AFFINCHE’ TESTIMONINO IL VANGELO DELLA CARITA’ VERSO I SOFFERENTI: l’attenzione ai sofferenti diventi stile di vita e carità permanente.

a)  per la pastorale sanitaria nelle parrocchie si allega una proposta costruita sulle indicazioni del  sussidio della Consulta Nazionale CEI per la Pastorale della Sanità  “Orientamenti per il volontariato pastorale nel mondo della salute”  (allegato n° 2).

Per quanto riguarda la formazione dei volontari presenti nelle parrocchie: fare riferimento all’allegato già prodotto (allegato n° 1).

b) sostegno e coordinamento delle associazioni…. :

da realizzare attraverso il colloquio e la presenza costante nelle attività  dei movimenti , gruppi ecclesiali ecc.. stimolando perché collaborino alla pastorale della comunità parrocchiale e della diocesi.

c)  Giornata Mondiale del Malato: tenendo conto degli obiettivi già indicati, l’ufficio e la consulta per la Pastorale sanitaria si faranno carico dell’organizzazione della manifestazione, secondo il tema proposto

3. SVILUPPO DELLA PASTORALE OSPEDALIERA

Si allega, come esemplificazione, la proposta per l’organizzazione della cappellania del Policlinico di Perugia, già vagliata ed approvata dalla Giunta di Pastorale sanitaria diocesana, dalla Cappellania e dal Padre provinciale dei Frati minori (allegato n° 3)

Metodologia del piano pastorale

Viene riproposta la metodologia del piano pastorale del triennio precedente (vedi allegato 4)
PROGRAMMAZIONE  ANNUALE

Ogni anno, sulla base del piano pastorale, deve essere tracciata la programmazione annuale, che deve tener conto delle indicazioni pastorali dell’Arcivescovo e della preparazione al giubileo del 2000.

P.S.: Questo progetto per la pastorale della sanità è stato presentato alle Unità Pastorali e parrocchie con lo slogan:

=>  LA SOFFERENZA
EVANGELIZZARE =>  CON LA SOFFERENZA
=>  LE STRUTTURE DELLA SOFFERENZA

rimettendo dentro ognuna delle tre frasi i vari aspetti del progetto