Perugia: Non solo servire i poveri, ma formarsi periodicamente alla loro “scuola”, quella della Carità

La Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, anche quest’anno, non trascura l’aspetto formativo dei volontari e operatori delle Caritas parrocchiali e dei quattro Empori della Solidarietà. Questi ultimi sono stati attivati, per volontà del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, a partire dal 2014 a livello territoriale per fronteggiare le crescenti situazioni di povertà e di difficoltà temporanee in cui si trovano le famiglie che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Nei quattro Empori della Caritas diocesana prestano servizio oltre centocinquanta volontari, accogliendo settimanalmente quasi milleduecento famiglie.

A questi volontari e a quelli impegnati nei Centri di Ascolto e nei vari Servizi di Accoglienza delle Caritas parrocchiali, è rivolta la giornata di formazione promossa dalla Caritas sabato 21 ottobre (ore 9.30-18), presso il Centro “Mater Gratiae” in Montemorcino di Perugia, che avrà come relatore padre Giulio Michelini (Ofm). Il noto teologo francescano, che ha tenuto gli Esercizi spirituali della Quaresima 2017 a papa Francesco, offrirà la sua meditazione su uno dei temi, “Testimoniare il Vangelo in una società impoverita e multiculturale”, dei “gruppi di studio” della prossima Assemblea diocesana, in calendario il 17-18 novembre. Padre Michelini aiuterà i volontari Caritas affinché, a loro volta, possano aiutare le comunità parrocchiali e quanti si avvicinano alle opere di carità «a riconoscere nel povero la presenza di Gesù, per accoglierlo con disponibilità», e «incoraggiare i giovani a impegnarsi per gli altri, immettendo nuova linfa nelle Caritas parrocchiali e nelle organizzazioni di volontariato».

«E’ importante partecipare a questa giornata – auspica il diacono Giancarlo Pecetti, direttore della Caritas diocesana –, dove ci incontreremo un po’ tutti pur svolgendo servizi diversi, ma siamo della stessa “famiglia” che si chiama “Caritas”. E’ un nome che ci spinge all’amore verso l’altro, più debole, più provato dalla vita. Il povero, in non pochi casi, viene emarginato, perché è visto come una persona che si approfitta della sua povertà. Noi spesso dimentichiamo che nel volto del povero si incarna il volto sofferente di Cristo. E Cristo non è un approfittatore, altrimenti non si sarebbe immolato per la salvezza degli uomini».

«Per questo occorre ascoltare e meditare la Parola di Dio, anche con l’aiuto di un esperto come padre Michelini – evidenzia il direttore della Caritas –, perché ci aiuta a crescere nella fede e mostrare in noi le stesse attitudini di Cristo. Non dobbiamo solo servire i poveri, ma formarsi periodicamente alla loro “scuola”, quella della Carità. Per questo riteniamo necessario incontrarci almeno due volte l’anno per vederci, ascoltare, lavorare e partecipare insieme all’Eucaristia come ringraziamento per la chiamata che il Signore ha voluto fare alla nostra vita nel renderci disponibili a servire i fratelli in difficoltà».

La giornata di formazione del prossimo 21 ottobre si aprirà con la recita delle Lodi e proseguirà con la meditazione di padre Michelini e i gruppi di lavoro. Dopo pranzo ci sarà la condivisione di quanto è emerso nei lavori di gruppo e la celebrazione eucaristica che concluderà la giornata.