Perugia: La XXX Giornata di dialogo cattolico-ebraico con il rabbino Cesare Moscati. «I cristiani, per comprendere se stessi, non possono non fare riferimento alle radici ebraiche»

Il Centro ecumenico San Martino di Perugia, lunedì 14 gennaio (ore 17:30), vedrà  nella sua sede di via del Verzaro 23 la presenza del rabbino della comunità ebraica di Roma Cesare Moscati che partecipa da numerosi anni, nel capoluogo umbro, al dialogo cattolico-ebraico. Tale partecipazione, spiega Annarita Coponera, presidente del Centro San Martino e docente di ecumenismo e dialogo interreligioso all’Istituto Teologico di Assisi, «è avvenuta sin dagli albori di questa iniziativa, nata a livello nazionale per intuizione della Cei, e arrivata alla sua XXX giornata annuale. Il tema di quest’anno, come si evince dal sussidio della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, è Il Libro di Ester».

L’incontro di lunedì prossimo, promosso in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo, «è una concreta realizzazione di quel “fraterno dialogo” – prosegue la prof.ssa Caponera – di cui parlava la dichiarazione Nostra Aetate (n. 4), sul dialogo con i non cristiani approvata nel 1965 dal Concilio Vaticano II, che è stata per entrambe le parti una pietra miliare nell’apertura di una nuova epoca, avendo auspicato un rapporto tra fratelli, tra popoli e singoli che desiderano crescere nella consapevolezza e nella consolazione di questa fraternità. Una fraternità per troppo tempo nascosta e disumanamente ostacolata, una fraternità che non abbiamo ancora finito di riscoprire, una fraternità che però si manifesta sempre più nella sua indispensabile e provvidenziale attualità».

«I cristiani, per comprendere se stessi – conclude la presidente del Centro ecumenico San Martino –, non possono non fare riferimento alle radici ebraiche, e la Chiesa, pur professando la salvezza attraverso la fede in Cristo, riconosce l’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele. L’auspicio è che questa iniziativa possa contribuire alla crescita e alla diffusione di un pensiero di conoscenza più approfondita e di collaborazione ancora più concreta tra la comunità ebraica e la comunità cattolica».