Perugia: Conclusa la terza “Settimana della Scuola”. Resoconto di un evento di alto profilo culturale e di approfondimento educativo che ha coinvolto non solo il mondo della scuola

Si è conclusa a Perugia la terza edizione de “La Settimana della Scuola” (5-9 marzo), caratterizzata da una serie di incontri di alto profilo culturale e di approfondimento educativo e valoriale a servizio di docenti, dirigenti e tutti coloro che sono impegnati a vario titolo nel campo della crescita integrale della persona e dell’educazione. Promossa dalla Chiesa diocesana, attraverso i suoi Uffici e Servizi per l’Educazione e la Scuola e per l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), con la partecipazione del Sovvenire alla Chiesa e il sostegno della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM), la “Settimana”, evidenziano i promotori, ha raggiunto il suo obiettivo, quello di «aver offerto occasioni comuni per riflettere sulle sfide e sulle necessità di dare vita ad alleanze educative». E’ quanto hanno ribadito nei loro incontri sia il cardinale Gualtiero Bassetti che il suo vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, coordinatore dell’organizzazione della “Settimana”.

Mons. Giulietti, nell’omelia della celebrazione eucaristica conclusiva di questa terza edizione, ha detto che «c’è bisogno di andare al cuore, a ciò che è davvero importante insegnare, come ai tempi degli scribi, i maestri di Israele, così come oggi. Gli scribi dicevano: quando un maestro comincia ad insegnare, insegna quello che sa e quello che non sa. Quando diventa più esperto insegna quello che sa e quando è davvero esperto insegna solo quello che serve. Oggi cosa è davvero importante insegnare rispetto alla domanda fondamentale di vita che ogni persona si porta dentro? Non è tanto importante prendere un bel voto o superare brillantemente un esame, ma apprendere gli insegnamenti per la vita. Forse il motivo per cui non si va a scuola con entusiasmo è perché si fa fatica a percepire che le cose che si devono imparare sono davvero importanti per la vita».

«La scuola – ha ricordato il vescovo ausiliare – non è il luogo in cui si propone la fede, e anche gli insegnanti di religione lo sanno, ma è il luogo in cui si propone un apprendimento che serve a comprendere la vita. C’è sempre una persona che propone questo apprendimento portando con sé gli ideali in cui crede, la propria visione del mondo, le proprie speranze. Questo è importante perché ogni allievo cerca una persona-maestro da seguire. Accanto a ciò che è importante insegnare, è necessario che ogni insegnante sia il testimone di senso di speranza per la vita, cioè di portare dentro la scuola, dentro la relazione con i ragazzi quello che davvero lui crede, spera, desidera per la vita. Questa testimonianza è ancora più importante delle cose che insegna per contribuire alla crescita della società attraverso la scuola, una realtà così bella, così importante, ma anche così difficile che tutti noi viviamo e che ci sta particolarmente a cuore».    

Dai diversi incontri è emerso la consapevolezza, sottolineano i promotori di questa terza edizione, che «laddove famiglie e scuola sono le prime agenzie deputate all’educazione dei nostri figli, la Chiesa, il territorio, le Istituzioni non possono altresì sottrarsi nel fare la propria parte nella sfida educativa che ci vede coinvolti insieme a servizio delle giovani generazioni. Per questo l’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve rinnova con zelo di anno in anno questo evento nel tentativo di favorire la corresponsabilità e il dialogo, mantenere la comunione tra tutti i soggetti seppur ciascuno nelle proprie specificità».

“La Settimana” si è aperta (5 marzo) con la presentazione del libro dal titolo: Il Vangelo secondo il ragazzo, di Roberto Contu, docente di lettere presso l’ITIS “Alessandro Volta” di Perugia. Il protagonista è un ragazzo che non è mai stato in prima fila, proprio come tanti studenti e tanti figli. L’approccio stimolante al volto del Gesù storico attraverso gli occhi di un adolescente inquieto è occasione di riflessione sul modo in cui i giovani adolescenti di oggi si avvicinano all’altro, alle relazioni, al contesto sociale di riferimento e anche alla fede. Un quesito essenziale che ciascun adulto non può trascurare se vuole in qualche modo mettersi a disposizione dei più piccoli per aiutarli a crescere.

Secondo appuntamento (6 marzo) è stato con la figura di don Lorenzo Milani riflessa negli occhi del cardinale Gualtiero Bassetti. Perché conoscere e approfondire oggi in una società e in una scuola così diversa la figura dello storico priore di Barbiana? Perché ciascun uomo, nella storia, nella vita, nell’insegnamento, non si abitui alla mediocrità e all’appiattimento del “marcare il cartellino”, ma perché nel compito assegnato si realizzi la vera e piena vocazione a cui si è chiamati. Dal racconto emozionato del cardinale, che conobbe personalmente don Milani, emergono stralci di vita vissuta in comune e un invito grande a servire la vita pienamente nel posto in cui siamo e nel compito che ci è stato affidato.

Altro appuntamento (7 marzo) è stato con l’“Enciclica Laudato si e la proposta educativa a nuovi stili di vita”, a cui è intervenuto mons. Giulietti.  Sono seguiti gli interventi dei giovani animatori di comunità del Progetto Policoro dell’Archidiocesi, una presentazione di tutte le iniziative di accompagnamento e sostegno alle scuole secondarie di II grado per i progetti di alternanza scuola-lavoro ed etica del lavoro. Un esempio prezioso e concreto di come la Chiesa, nel progetto Policoro, sta rispondendo alla sfida educativa del nostro tempo: formare giovani che sappiano parlare il linguaggio dei giovani e siano per loro esempi credibili e autorevoli di come si può costruire un futuro di bene, realizzandosi in nuove prospettive lavorative. Il supporto che il Progetto Policoro vuol dare agli istituti secondari di II grado, nell’ambito della progettazione educativa, sociale e di scambio col mondo del lavoro, è concreto ed efficace.

Il responsabile umbro del Servizio per il Sovvenire alla Chiesa cattolica, il diacono Giovanni Lolli, ha poi illustrato le opere che si stanno realizzando in regione grazie ai fondi dell’8xMille e che sono un bene comune di tutti, presidi di solidarietà sociale, prossimità e servizio per tutto il territorio. Al termine il diacono Lolli e mons. Giulietti hanno premiato le scuole vincitrici del premio-concorso video per scolaresche: il Liceo del Centro Internazionale Montessori e i bambini della Scuola primaria dell’Istituto Comprensivo BIRAGO, con buoni acquisto per materiale scolastico offerti dal Servizio per il Sovvenire.

Il vescovo ausiliare, in un intervento molto interessante sui nuovi stili di vita, ha presentato “Questa è la mia casa”, uno strumento che presto arriverà in tutte le scuole primarie Dell’Umbria. Si tratta di nove storie a misura dei più piccoli, un’occasione per riflettere e concretamente migliorare i nostri stili di vita, con semplici accorgimenti comportamentali, per inquinare di meno.

Incontro molto attesa di questa terza edizione è stato il Concorso dei Cori scolastici (8 marzo), un appuntamento fisso e di grande successo. Si è trattato di un bellissimo pomeriggio di festa con i bambini e i ragazzi che hanno partecipato insieme a maestre, professori, genitori e dirigenti. «Un grazie speciale – rivolgono i promotori – ai direttori dei Cori Mauro Chiocci, Michela Fioroni, Stefania Imparati, Cristiana Manfroni e Enrica Picciafuoco. Un ringraziamento sentitissimo all’Istituto musicale diocesano “G. Frescobaldi” per la disponibilità e il servizio come commissione giudicatrice. Ma il grazie più grande è per i meravigliosi bambini che si sono esibiti per noi: Gioiosi, entusiasti, emozionati, festosi… un fiume in piena di contagiosa felicità e che bravi, Bravissimi». Vincitori sono stati i ragazzi della Schola Cantorum F. Morlacchi dell’Istituto Comprensivo Perugia 1. Un premio speciale è stato riservato ai giovani dell’Istituto Comprensivo Perugia 12, al Coro Verticale dell’Istituto Comprensivo Perugia 5 e al Coro della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Perugia 4. «Abbiamo premiato il talento e l’impegno di questi giovanissimi, offerto loro l’occasione di esibirsi e di vivere insieme un momento bello ed entusiasmante – commentato i promotori –, sperando che siano le leve perché sempre più e meglio si possano favorire occasioni di questo genere, con l’unico scopo di regalare ai più piccoli bellissime esperienze insieme ai propri insegnanti e genitori».

Dal palco del Concorso dei Cori scolastici mons. Giulietti ha rinnovato l’appuntamento al prossimo anno con le iniziative de “La Settimana della Scuola 2019”, per la quale si auspica una sempre più ampia partecipazione di tutte le componenti della scuola nel ritenere quest’evento una grande occasione da vivere consapevolmente per tutta la città.