Perugia: Ancora una volta le selezioni dello “Zecchino d’oro” nella Parrocchia di Santa Maria della Speranza in Olmo. Hanno partecipato oltre 70 bambini provenienti dall’Umbria e non solo

Anche quest’anno, grazie all’accoglienza di mons. Fabio Quaresima, infaticabile guida della comunità interparrocchiale di Santa Maria della Speranza di Olmo-Chiugiana-Fontana in Perugia, per la terza volta consecutiva questa realtà ecclesiale, da sempre attenta alle giovani generazioni, ha ospitato, il 13 giugno, le selezioni della 60a edizione dello “Zecchino d’oro”. Il legame è nato per la partecipazione, nel 2012, alla storica trasmissione canoro-musicale dell’Antoniano di Bologna di un piccolo parrocchiano, Giacomo Pedini, che cantò “Il verbivoro”, tornato a salutare i suoi “amici” con i quali trascorse dei momenti felici «come in un oratorio», per la preparazione dello spettacolo.

Dopo il produttore, Fabrizio Palaferri, e l’allora direttore dell’Antoniano, padre Alessandro Caspoli, oggi sostituito da padre Gianpaolo Cavalli, quest’anno è stata Concetta Fierro ad ascoltare gli oltre 70 bambini iscritti provenienti da diverse località dell’Umbria, ma anche da Roma e da Genova. Tra questi verranno scelti alcuni piccoli interpreti per la 60a edizione dello “Zecchino d’oro”. Il tour delle selezioni, che tocca molte città italiane e tutte le regioni, è organizzato da Claudio Zambelli. Ad accogliere le famiglie nei locali parrocchiali di Olmo c’erano Paolo Orangis, animatore dello staff organizzativo dal 2009, e Luca Prando.

La partecipazione alle selezioni è stata, come sempre, totalmente gratuita; i bambini dopo aver disegnato o dialogato con gli animatori, sono stati condotti per le audizioni in piccoli gruppi dentro una saletta dalla quale sono usciti sempre soddisfatti, ricevendo un caloroso applauso e dei gadget. Dalla giornata perugina alcuni di loro saranno selezionati per partecipere allo spettacolo serale di sabato 17 giugno ad Alba Adriatica, dove si ritroveranno in 300 provenienti dall’Umbria, dall’Abruzzo e dalle Marche.

Tra le canzoni più gettonate per le selezioni “Quel bulletto del carciofo”, vincitrice della scorsa edizione, e l’immancabile “Le tagliatelle di nonna Pina”. Quest’anno, in occasione del “60°Zecchino d’Oro”, nelle dodici canzoni inedite, scelte tramite il concorso per autor, che si svolge in gennaio e dai titoli sempre accattivanti, si è prestata particolare attenzione anche a tematiche sociali attuali.

E’ davvero incredibile come questa trasmissione televisiva su RAI 1, che non è un talent show, pur rinnovandosi continuamente, costituisce da oltre mezzo secolo un tradizionale quanto valido strumento educativo che, attraverso la musica e lo spettacolo a dimensione di bambino, protrae e divulga i valori dell’amore, dell’accoglienza, del rispetto, della solidarietà alle generazioni future. E, terminando con le parole del parroco don Fabio, «ci auguriamo che molti bambini siano lì a guardarla».

Com. stampa curato con la collaborazione di Simonetta Baldoncini /