Perugia: All’Emporio Caritas “Tabgha” è Tempo di Pasqua, tempo di gioia e di benedizione

Inaugurato nel settembre 2014, l’Emporio Caritas “Tabgha” continua ad aprire le sue porte a più di 400 nuclei familiari in difficoltà a causa della crisi economica ed occupazionale, un terzo dei quali italiani, che giungono a fare la spesa (gratuitamente) nel corso della settimana.

L’Emporio “Tabgha”, situato a Perugia città – presso il “Villaggio della Carità”, in via Monte Malbe 1, nelle vicinanze della chiesa di San Barnaba (via Cortonese) -, è il primo di quattro Empori che la Caritas diocesana ha allestito negli ultimi due anni e mezzo con il coinvolgimento di parrocchie e Istituzioni civili e il contribuito di Caritas Italiana, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, realtà imprenditoriali e privati benefattori. Gli altri tre, lo ricordiamo, sono situati in zone periferiche a forte crescita demografica: San Sisto; Ponte San Giovanni; Marsciano.

Queste quattro realtà socio-caritative offrono un aiuto concreto a più di un migliaio di famiglie e sono anche luoghi di ascolto, incontro, conoscenza reciproca e di amicizia. Vi operano diverse decine di volontari ben motivati e formati a questo tipo di servizio della Chiesa locale sviluppato sul territorio, che supera la logica della distribuzione del “pacco viveri” per dare maggiore dignità a chi riceve aiuti materiali di prima necessità, dai generi alimentari ai prodotti per l’igiene personale e per la casa, scegliendoli liberamente in base al fabbisogno familiare.

Gli Empori Caritas dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono stati fortemente voluti e sostenuti dal cardinale Gualtiero Bassetti anche come segno concreto di vicinanza ai fratelli più bisognosi nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, oltre ad essere luoghi in cui poter monitorare le “criticità sociali” del tempo. Ben accolti da parroci e comunità parrocchiali, questi Empori si stanno rivelando delle valide opportunità di crescita umana e cristiana, divenendo luoghi privilegiati della “Pedagogia della Carità” nel rivolgersi a giovani e a meno giovani che si avvicinano al mondo del volontariato compiendo azioni di solidarietà verso chi è in difficoltà.

Ad esempio, all’Emporio “Tabgha”, mercoledì mattina 26 aprile (dalle ore 9.30 alle 11.30, i fruitori della struttura saranno accolti dal suono dolce e melodioso di un violino. Un’esperienza che si ripete dopo quella molto positiva di due anni fa, non a caso programmata in questo periodo dell’anno, spiega il direttore della Caritas diocesana, il diacono Giancarlo Pecetti. «Siamo nel Tempo di Pasqua – ricorda Pecetti –, tempo di gioia e di benedizione, il Signore è Risorto e irradia con la sua luce tutta l’umanità e la voce del violino vuole essere questo canto di gioia per tutti».

«Con gli ospiti dell’Emporio non parliamo sempre la stessa lingua e non abbiamo gli stessi usi e costumi – commenta il direttore della Caritas perugina –, ma c’è un linguaggio universale che raggiunge lo Spirito di ogni uomo e questo è la musica. Già due anni fa abbiamo fatto questa esperienza con un mini concerto mentre le persone facevano la spesa; è stata una esperienza che da una parte creava stupore dall’altra era davvero apprezzata».

Ad allietare i fruitori dell’Emporio “Tabgha”, mercoledì mattina, sarà il violinista David Marzoli, diplomato al Conservatorio di musica e da dodici anni missionario in Sudan. Anche attraverso la musica racconterà la sua esperienza. «L’amico David si trova a Perugia per un breve periodo – precisa il diacono Pecetti – ed ha accolto con gioia il nostro invito a farci dono del suo talento. La bellezza salverà il mondo diceva Dostoevskij, la musica è parte integrante della bellezza che ogni uomo dovrebbe poter conoscere e gustare». Finalità principale di questo nuovo “mini concerto” di violino, conclude il direttore della Caritas perugina, è quella di «non essere solo dispensatori di cose, ma di messaggi che aiutino lo Spirito ad elevarsi a Dio per lodarlo. Mercoledì, all’Emporio “Tabgha”, ognuno potrà essere raggiunto da un raggio di luce che la musica può donare all’anima».