Perche” ”Fontane di luce nella notte” a Perugia? Lo chiediamo ai due giovani sacerdoti, don Riccardo e don Luca

Ufficio Stampa Diocesano

‘Fontane di Luce nella notte’, l’evento giovanile perugino di sabato 29 novembre è ormai sperimentato, negli ultimi anni, in molte Diocesi d’Italia ed è un progetto di primo annuncio kerigmatico per i giovani che si possono trovare nelle piazze, nelle strade e dentro i locali. Quei giovani che l’arcivescovo di Perugia mons. Giuseppe Chiaretti, che ha voluto fortemente l’evento, chiama ‘agorà dei nostri giorni’.

Don Riccardo perché quest’iniziativa sta molto a cuore a mons. Chiaretti?

«La nostra diocesi desidera che tutti possano sperimentare nella loro vita l’amore che Dio prova per ciascuno di noi, ed è per questo che abbiamo proposto insieme al nostro vescovo questa iniziativa anche a Perugia. Non sarà nemmeno l’ultima, perché vogliamo portare il Vangelo in ogni luogo dove i nostri giovani si ritrovano e dove gli è possibile accorgersi che questo Gesù li ama e li cerca. L’arte, la musica, la politica, lo sport, il muretto sotto casa ed anche i centri commerciali possono essere un luogo d’incontro con Dio, basta avere occhi e orecchie aperte perché un fuoco si accenda nei loro cuori’».

I giovani incontrati, dopo che ‘La Luce nella notte’ sarà terminata, cosa potranno fare? Dove potranno andare per tenere acceso quel fuoco di cui parla don Riccardo?

«Il nostro vescovo ha pensato anche a questo ed ha scelto laici e sacerdoti che potessero offrire il loro tempo ai giovani, che potessero spendersi per loro: già è iniziata la serie d’incontri mensile chiamata D-Skool (www.d-skool.it) alla quale tutti i giovani della città sono chiamati a partecipare; questa è la prima delle iniziative, ma ce ne saranno delle altre che si potranno consultare presto sul sito www.sieteforti.it., il nuovo sito dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile; mentre su www.guaiame.it sarà il sito che si occuperà più prettamente di queste iniziative di primo annuncio in tutta la Diocesi».

Don Luca è stato impegnativo preparare questo evento a Perugia?

«E’ stato preparato e preceduto da due settimane intense di evangelizzazione nelle strade, nelle scuole, nelle parrocchie e nei nuovi centri commerciali. Per fare ciò il Centro per la Nuova Evangelizzazione e la Catechesi ha invitato i ragazzi della scuola ‘Sentinelle del mattino di Pasqua’ della Diocesi di Firenze, una scuola per la quale i giovani decidono di lasciare tutto, lavoro, affetti e studio, e mettersi a servizio del Vangelo. La scuola, fondata dal seminarista Gianni Castorani, dopo essere tornato dalla sua esperienza d’evangelizzazione a Jeunesse-Lumiere, quest’anno è composta da 12 ragazzi che vivono, studiano, pregano e lavorano insieme per poi uscire, ogni tre mesi, in una missione di strada e annunciare la gioia di aver incontrato Cristo».

Don Luca questo evento segna una ‘nuova evangelizzazione’ dei giovani?

«E’ un altro nuovo volto della nostra Chiesa perugina, una Chiesa che vuole essere presente ovunque, in silenzio o cantando, da facebook alle strade, per testimoniare che Dio è amore e non si è dimenticato di nessuno, nemmeno di te che leggi!».

R. L. /