La StarCup 2021, un aiuto a lasciarsi alle spalle il triste inverno e ad aprirsi a questa nuova primavera. Diversi i premi assegnati

“Si è conclusa nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 settembre la 15a edizione della StarCup, il “primo torneo che si gioca dentro e fuori dal campo”. Questo evento ha raccolto, ancora una volta, tanti giovani e giovanissimi dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve attraverso lo sport, la socialità e la spiritualità”. E’ il commento di Martino Tosti, presidente della StarCup diocesana di Perugia-Città della Pieve, nel tracciare un “bilancio” dell’iniziativa che quest’anno, aggiunge, “ha visto impegnate, sui campi di Calcio a 5 del Centro sportivo di Santa Sabina, 64 le squadre maschili e femminili, iscritte al torneo. Si è trattato di 600 giocatori adolescenti, poco più della metà rispetto agli anni precedenti”.

Numeri ridotti ma clima differente. “Il dato in calo – spiega Martino Tosti – è chiaramente motivato dall’anno di inattività sportiva dell’associazione organizzante A.P.S/A.S.D. SportLab, per le restrizioni causate dalla pandemia. Ad ogni modo, i numeri ridotti hanno contribuito a costruire alla StarCup un clima differente, che ha posto maggiormente al centro dell’attenzione le parrocchie, gli oratori, i giovani”.

Le squadre vincitrici. La parte sportiva dell’evento, ovvero il torneo di Calcio a 5, si è concluso con la finale femminile tra l’oratorio di Mantignana e l’oratorio di Papiano, vinta da quest’ultimo e la finale maschile che ha visto sfidarsi gli oratori di Santa Lucia e dell’Unità pastorale 20, dove ha trionfato la prima parrocchia. Durante le premiazioni, come ogni anno, erano previsti sia premi tecnici, rivolti ai vincenti e ai miglior risultati sportivi, come i “capicannonieri” maschile e femminile, vinto dal giocatore di San Sisto, Tempesta e dalla giocatrice di Papiano, Angori, il premio “miglior pulcino”, destinato al giocatore più giovane e talentuoso, vinto dal giovanissimo Paolo Aquino classe 2006, ma anche premi destinati a sottolineare l’importanza dei momenti vissuti fuori dal campo da gioco, come il “premio miglio gruppo parrocchiale” all’unità pastorale 6, Monteluce, Casaglia e Santa Petronilla, il “premio miglior tifoseria” vinto dalla parrocchia di Ponte San Giovanni ed il “premio famiglia sempre presente” ad una giovanissima famiglia della parrocchia di Case Bruciate che ha seguito costantemente i giovani del proprio oratorio.

Il percorso catechetico ha accompagnato gli adolescenti con momenti di preghiera, liturgia e riflessione invitandoli a continuare, o forse anche a ricominciare, a sognare. Ha voluto mandare lo stesso messaggio anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presente alla cerimonia di apertura, chiamando i giovani a lasciarsi alle spalle il triste inverno vissuto e ad aprirsi a questa nuova primavera, con gioia ed entusiasmo.