La festa del Santo patrono Ercolano, vescovo e martire, defensor civitatis. Il rettore don Francesco Benussi: “La figura di sant’Ercolano è di perenne ispirazione per i perugini”

Domenica 7 novembre la Chiesa celebra sant’Ercolano, vescovo e martire, defensor civitatis di Perugia dall’assedio dei Goti di Totila, martirizzato nell’anno 547, patrono della città e dell’Università degli Studi.
Nella chiesa a lui intitolata, domenica, alle ore 10.30, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica insieme al rettore don Francesco Benussi e alla presenza dei rappresentati delle Istituzioni civili e del Sodalizio di San Martino, antica benemerita istituzione laica perugina proprietaria del complesso monumentale di Sant’Ercolano. La liturgia sarà animata da “I Madrigalisti di Perugia” e i fedeli potranno accedere al luogo di culto nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid-19.
“La splendida chiesa di sant’Ercolano a forma ottagonale – ricorda il rettore don Benussi – è stata edificata alla fine del secolo XIII nel luogo della prima sepoltura del ‘defensor civitatis’, dove – le cronache medioevali narrano – il corpo fu trovato miracolosamente integro nonostante il martirio che gli era stato inflitto dai Goti. La figura di sant’Ercolano è di perenne ispirazione per i perugini, poiché anch’essi come il loro patrono sappiano difendersi gli uni gli altri, cioè possano sviluppare in ogni contesto storico la volontà di trovare una via al bene comune, imitando la forza d’animo e la rettitudine di Ercolano”.
“In questo senso va anche il Cammino sinodale della Chiesa diocesana apertosi il 10 ottobre scorso – commenta don Benussi –. Quando il cardinale Bassetti ha auspicato ‘una Chiesa che cammina insieme’ e ‘abita dentro la storia’, e che immergendosi nella vita reale ne comprende i bisogni e le attese spirituali”.