Epifania del Signore

Servizio a cura delle Clarisse di S. Agnese in Perugia

AMBIENTALE

 

Rendici degni, Signore di celebrare e chiudere in pace
la festa che magnifica il sorgere della tua luce
evitando vuote parole, operando con giustizia,
fuggendo le passioni ed elevando lo spirito
al di sopra dei beni della terra.
Benedici la Chiesa, che hai formato da lungo tempo
per unirla a te col tuo sangue.
Benedici i tuoi servi che attendono la tua misericordia
gli ammalati, chi non ti conosce
quelli tormentati nello spirito
 e quelli che ci hanno chiesto di pregare per loro…
Noi celebriamo la tua manifestazione al mondo,
con il Padre che ti ha mandato per la nostra redenzione
con lo Spirito vivificante,
ora e sempre per tutti i secoli. Amen    (Liturgia siriaca)
 
L’Epifania è anche la giornata dei Bambini Missionari. I bambini sono il presente e il futuro del Chiesa. Hanno un ruolo attivo nell’evangelizzazione del mondo e con le loro preghiere contribui- scono a salvarlo e a migliorarlo. (S. Giovanni Paolo II, epifania 2005).
 
Se vuoi costruire una barca
non radunare uomini per tagliare legna
dividere i compiti e impartire ordini
ma insegna loro la nostalgia per il  mare
vasto e infinito. (Antoine de Saint Exupery)
 
L’epifania di Dio, accolta in noi, si fa carne nella vita del discepolo, in modo da poter  essere trasmessa solo attraverso questa ‘incarnazione’, e quindi non attraverso parole parole di carne di sangue, né grazie alla sapienza umana, ma attraverso lo scandalo, la necessità della croce: può essere trasmessa solo dal martyrion, cioè testimone. Il discepolo, fondamentalmente, è un testimone: ‘Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele… e io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio’. (J. M. Bergoglio)
 
Nella sua opera di ‘annuncio della verità dell’amore di Cristo nella società’, la Chiesa si impegna costantemente nelle azioni di carattere caritativo a partire dalla verità sull’uomo. Essa ha il compito dimostrare a tutti il cammino di conversione che induca a cambiare lo sguardo verso il prossimo, a riconoscere nell’altro, chiunque sia, un fratello e una sorella in umanità, a riconoscerne la dignità intrinseca nella verità e nella libertà….
Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: ‘Che cosa ha fatto del  tuo fratello’. La globalizza- zione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tanti fratelli e sorelle, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà, che possa ridare loro speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani. (Papa Francesco per la giornata della pace 2015)

 

“Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo:
oggi la stella ha guidato i magi al presepio,
oggi l’acqua è cambiata in vino alle nozze,
oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano per la nostra salvezza”. (dalla liturgia)

 

Questa solennità porta con sé molto significati, molte sfaccettature del Mistero di Dio.

EPIFANIA vuol dire:manifestazione, apparizione, venuta della presenza divina.

Lasciamoci coinvolgere dalla vicenda dei Magi, di Erode, del Bambino che si fa conoscere fino agli estremi confini della terra attraverso una stella. Tutto in questo giorno ci invita alla preghiera, all’adorazione intorno a Gesù, ma anche a cercare ancora, a portare questa Luce della grotta di Betlemme che abbiamo incontrato, agli uomini tutti. Ogni persona ha bisogno di incontrare la fede, come lampada ai nostri passi, per poter camminare bene nella vita.

Ci faremo aiutare dalla Evangelii Gaudium di papa Francesco.

 

SEGNO: una stella luminosa.

Una stella ha guidato i Magi, questi cercatori della verità, fino a Betlemme. Una luce li ha guidati, una Luce li ha accolti. In ogni cuore umano è presente quella stella che alla fine arriva a Betlemme e che indica che lì c’è Colui che tutte le cose cercano e attendono nella pace.

Hanno portato doni, ma in quel momento in quella grotta per animali dove era la sacra Famiglia, non avevano bisogno di quel tipo di doni. I magi esprimevano così la loro sottomissione a quello ‘strano’ Messia che  regna con l’amore.

Proponiamoci di adorare Colui che ci crea, di lasciarci guidare anche noi dalla Luce che emana dalla Parola, dal mistero che ci avvolge per diventare ‘stelle’ per tutti coloro che incontriamo e con la nostra  preghiera raggiungiamo attraverso la comunione dei santi: Coloro che avranno indicato a molti la via della giustizia, brilleranno come stelle per sempre (cf Dan 12,3)

 

 

MONIZIONI

 

I LETTURA

La prima lettura fa risuonare, per bocca del profeta Isaia, l’appello di Dio a Gerusalemme: ‘Alzati, rivestiti di luce’. Gerusalemme è chiamata ad essere la città della luce, che riflette sul mondo la luce di Dio; dopo tutte le umiliazioni che ha subìto dai potenti della terra, può aiutare gli uomini a camminare nelle Sue vie. Questa è la missione del popolo di Dio nel mondo. E’ Dio che guida le sorti della storia, canteremo nel salmo, perché tutti i popoli lo adoreranno e deporranno davanti a lui tutte le cose più preziose di questo mondo, cioè, lo riconosceranno con umiltà e semplicità di cuore.

II LETTURA

Nella breve pericope della lettera agli Efesini Paolo spiega che ‘per rivelazione’ gli è stato fatto conoscere il mistero’, cioè Cristo, il Figlio di Dio che con l’incarnazione è divenuto nostro fratello. E tutte le genti sono chiamate a formare lo stesso corpo, a vivere il Vangelo.

III LETTURA

Solo Matteo ci parla della visita di questi personaggi, detti ‘magi’, a Gesù.

Lasciamoci coinvolgere da questa scena che racchiude molti significati. I magi lasciano le loro sicurezze e partono, cercano, chiedono, si fidano di un segno. Offrono quello che hanno,  adorano e poi non si lasciano imbrogliare da ‘Erode’ che vuole far fuori questo Bambino; usano quella ‘santa furbizia’ che fa intraprendere strade alternative, fuori dai giochi del potere.

Dopo il Vangelo viene dato l’annunzio della Pasqua e di tutte le altre feste liturgiche che da essa scaturiscono. Cristo è il centro del cosmo e della storia.

PREGHIERA UNIVERSALE

 

ripetiamo insieme: Cristo, luce de Padre, illumina il mondo

                               Padre della luce, ascoltaci

 

1. Re delle genti, che hai voluto i magi a Betlemme, come primizia dei popoli chiamati alla fede, dona a tutta la Chiesa lo Spirito di adorazione e di servizio. Preghiamo.

2. Re della gloria che governi con misericordia il tuo popolo, concedi a tutti gli uomini tempi di fraternità e di pace. Preghiamo.

3. Re di giustizia che ascolti e liberi il misero che non trova aiuto, difendi gli orfani e chi è reso schiavo, intervieni con la tua potenza in favore dei poveri e degli indifesi. Preghiamo.

4. Re eterno che illumini con la luce della verità e dell’amore tutte le  generazioni, donaci un cuore docile e umile per ascoltare la tua parola e prendere decisioni secondo il vangelo nella nostra vita quotidiana. Preghiamo.

5. Signore il cui nome è benedetto nei secoli, mostra a tutti i defunti le meraviglie del tuo amore. Preghiamo.

oppure.

1. Per nostra comunità parrocchiale: abbia sempre la santa furbizia dei magi per cercare sempre e solo Gesù, vivere nella concordia, libera dai giochi del potere. Preghiamo.

2. Signore Gesù che sei nato ai margini della grande città e sei vissuto pellegrino, aiuta e sostieni tutti gli emarginati, gli immigrati, i senza dimora e senza lavoro del nostro tempo. Preghiamo.

3. Tu che sei luce, proteggi i giovani dalle vie del male, custodisci i bambini, illumina le menti di chi cura la comunicazione tra gli uomini perché diffondano sempre il bene. Preghiamo.

4. Per noi qui presenti e per quanti portiamo nel cuore: perché non ci prendiamo gioco di Gesù, ma sostenuti dalla presenza materna di Maria, facciamo crescere nella nostra vita la gioia della sua presenza e ci impegniamo concretamente nel servizio del prossimo. Preghiamo.