E‘ tornato alla Casa del Padre mons. Gaetano Piastrini

Ufficio Stampa Diocesano

Dopo una breve malattia, mons. Gaetano Piastrini, vicario della Sesta Zona pastorale dell’Archidiocesi, è tornato alla Casa del Padre alle prime luci dell’alba del 30 settembre nella casa parrocchiale di Passignano sul Trasimeno, dove vi ha dimorato come parroco dal lontano 1958. La sua morte è una grave perdita per l’intera comunità ecclesiale diocesana, che l’accolse il 29 giugno 1952, giorno della sua ordinazione sacerdotale avvenuta nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia all’età di 24 anni (era nato a Marsciano il 2 marzo 1928).

L’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, appresa la triste notizia, si è raccolto in preghiera ed ha espresso il profondo cordoglio a nome del Clero diocesano alla famiglia di mons. Piastrini e alla comunità di Passignano sul Trasimeno, il cui sindaco, Claudio Bellaveglia, ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì 1 ottobre, giorno delle esequie, che si terranno alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo, presiedute da mons. Chiaretti insieme a mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, e a numerosi sacerdoti dell’Archidiocesi.

«Don Gaetano ‘ ricorda mons. Pierluigi Rosa, vicario parrocchiale di Passignano sul Trasimeno ‘ amò i fratelli poveri dell’amore di Dio. Per questo, fin dall’inizio del suo ministero presbiterale, si impegnò nell’evangelizzazione della comunità cristiana. Avviò una prima evangelizzazione-missione che affidò alla Pro Civitate Christiana di Assisi. Nel 1979 invitò per questa missione il Cammino Neocatecumenale con l’apertura di un itinerario di iniziazione cristiana. Altro momento forte di evangelizzazione proposto alla sua comunità di fedeli fu nel 1992, nell’accogliere in parrocchia una missione francescana».

Mons. Piastrini rivolgeva la sua attenzione anche alle persone povere materialmente, «che sono una vera e propria processione quotidiana anche nella nostra parrocchia ‘ commenta mons. Rosa ‘ e a tutti loro cercava di dare un aiuto che in non pochi casi era prolungato nel tempo».

«Diverse e significative sono anche le opere ‘visive’ dell’amore di don Gaetano ‘ aggiunge sempre il suo amico e vicario parrocchiale ‘, ad iniziare dalla ristrutturazione della chiesa di San Cristoforo. Rimise a nuovo la realtà parrocchiale a lui molto a cuore: la scuola materna che ha accolto centinaia di bambini. Si prodigò a restaurare la chiesa del Santissimo Sacramento e gli ambienti di San Bernardino per la catechesi dei fanciulli e degli adulti e ricostruì quasi in toto la casa parrocchiale».

«E’ stato un amico e un sacerdote con una dote particolare: l’amabilità per come sapeva entrare nei problemi, nelle sofferenze ed anche nelle gioie di molte persone ‘ conclude mons. Rosa ‘. Teneva molto al rapporto diretto con i suoi parrocchiani e l’ultima benedizione pasquale alle famiglie volle farla da solo iniziando a gennaio, quasi che sentiva che sarebbe stata l’ultima sua visita nelle loro case».

Per il suo zelo pastorale, il 28 agosto 1992, mons. Piastrini fu insignito da papa Giovanni Paolo II del titolo di Cappellano di Sua Santità. Nel corso del suo lungo ministero sacerdotale ha ricoperto importanti incarichi diocesani in qualità di membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori, oltre a quello di vicario della sua Zona pastorale.