Due segni concreti di carità proposti in Quaresima: la “grande raccolta viveri” per i bambini delle Ande e la “colletta” regionale a favore delle persone in difficoltà

Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve

Come ogni anno, accanto alla preghiera e alla riflessione sulle tante situazioni di sofferenza e povertà (Stazioni quaresimali), il periodo di Quaresima richiama al digiuno, all’astinenza, ad una vita sobria, in modo da donare con più amore anche beni materiali al prossimo bisognoso.

Da diversi anni la Caritas perugina, l’Operazione Mato Grosso (Omg) e la Pastorale giovanile diocesana promuovono la ‘Grande Raccolta Viveri’ per i bambini delle Ande peruviane. Quest’iniziativa è anche occasione di crescita cristiana per tanti giovani delle parrocchie dell’Archidiocesi: bussando alle porte per chiedere i viveri condividono la strada di farsi vicini agli ultimi, rendendo vivo il Vangelo ‘Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere’.

Altro segno concreto di carità che quest’anno viene proposto in Quaresima ai fedeli perugini ed umbri, è l’impegnativa ‘Colletta’ per venire incontro ai bisogni delle persone e delle famiglie più in difficoltà. Un’iniziativa voluta dai vescovi delle otto Diocesi della regione per contribuire a fronteggiare la straordinaria crisi economica in atto. La ‘Colletta’ si terrà in tutte le chiese delle Diocesi dell’Umbria, nella V Domenica di Quaresima, il 29 marzo, durante le celebrazioni eucaristiche.