Dall’Umbria il contributo a “Custodire le nostre terre”, il convegno nazionale online della Cei su salute, ambiente e lavoro per uno sguardo più attento e profetico alla custodia del Creato

Il direttore Caritas Perugia don Marco Briziarelli: «proficua occasione di formazione e di crescita umana e cristiana» nel porre «molta attenzione alla sostenibilità ambientale…, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo»

Interverranno dalla terra dei santi Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, e Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico e coordinatrice della Commissione regionale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Ceu, al convegno nazionale “Custodire le nostre terre” promosso dalla Cei sabato 17 aprile, dalle ore 9 alle 13, trasmesso online sul canale YouTube dell’Ufficio Cei per la pastorale della salute (https://tinyurl.com/y378efpp). Un contributo umbro significativo, ma anche della personale esperienza dei due relatori, a un tema di grande attualità come quello della salvaguardia del Creato.

Invito a seguire. «Custodire il Creato è un atto di conversione e di amore nei confronti di Dio e del genere umano. A ricordarcelo è il primo racconto biblico della creazione che narra l’amore di Dio per la vita. Nel suo agire, la Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve pone molta attenzione alla sostenibilità ambientale, della salute e del lavoro, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, – commenta il direttore don Marco Briziarelli –, e invito operatori e volontari a seguire questo convegno, promosso anche da Caritas italiana, come proficua occasione di formazione e di crescita umana e cristiana».

Finalità del convegno è quella di offrire una riflessione su «salute, ambiente e lavoro» con «sguardo più attento e profetico alla custodia del Creato a sei anni dalla lettera enciclica Laudato si’ di papa Francesco sulla cura della Casa comune», si legge nella nota di presentazione redatta dai promotori dell’evento. Tra questi la Diocesi di Acerra e altre nove Chiese della Campania impegnate da tempo a contrastare un fenomeno vasto e diffuso di violenza della natura ad opera dell’antistato criminale sviluppatosi nella “Terra dei fuochi”, ma che riguarda molte altre zone della Penisola a cui le Chiese particolari debbono sensibilizzarsi e sensibilizzare. Il 17 aprile proprio dalla città campana di Acerra partirà simbolicamente la riflessione, online, dei vescovi e dei rappresentanti di 78 Diocesi italiane interessate dall’inquinamento ambientale secondo i Siti di interesse nazionale censiti dal Ministero della Transizione ecologica.

Programma del convegno. I lavori, moderati da Gianni Cervellera, collaboratore dell’Ufficio Cei per la pastorale della salute, si apriranno con la preghiera iniziale e i saluti istituzionali di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana (Cec), del cardinale Gualtiero Bassetti, del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, di mons. Carlo Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Commissione Cei per il servizio della carità e la salute, e di mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Seguiranno le testimonianze in video: “Bilancio teologico-pastorale sulla ricezione della Laudato si’” di padre Francesco Occhetta, gesuita, docente della Pontificia Università Gregoriana; “Ambiente e salute: dalla genetica all’epigenetica” di Ernesto Burgio, medico pediatra, membro di European Cancer and Environment Research Institute (Bruxelles); “Lavoro, tra ambiente e salute” di Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi. I lavori termineranno con la lettura di una dichiarazione congiunta conclusiva a cura degli Uffici Cei promotori dell’evento.