Consegnati gli attestati dei corsi di formazione ad aspiranti lavoratori nei settori meccanico e tessile. Il cardinale Gualtiero Bassetti: «E’ un progetto di sostegno a quanti sono alla ricerca di un lavoro dignitoso»

In un clima molto familiare, al “Villaggio della Carità” di Perugia, sede della Caritas diocesana, nel pomeriggio del 16 luglio, si è svolto l’incontro per la consegna degli attestati dei corsi di formazione a cui hanno partecipato nei mesi scorsi venti aspiranti lavoratori nei settori meccanico e tessile promossi nell’ambito del progetto “SoSteniamo il lavoro” (seconda edizione), che quest’anno ha visto 170 candidati giovani adulti di cui 40 selezionati (10 per ciascuno dei quattro percorsi di accompagnamento al lavoro). Si tratta dei percorsi di “tirocinio retribuito” per sei mesi presso aziende del territorio aderenti al progetto Caritas (lo scorso anno 16 tirocinanti hanno trovato lavoro presso le stesse aziende), di “imprenditoria e autoimpiego”, di “addetto alle macchine utensili e tradizionali e a controllo numerico” e di “addetta al rammendo e rimaglio”.

All’incontro erano presenti il cardinale Gualtiero Bassetti, il direttore della Caritas diocesana Giancarlo Pecetti e Carlotta Lenoci, Elviso Regni e Riccardo Foti, rispettivamente rappresentanti del partner tecnico “Gi. Group” e dei soggetti attuatori del progetto “CNOSFAP Umbria” (realtà delle scuole salesiane di formazione professionale), per il corso di meccanica, e “Form & Job”, per il corso di rammendo e rimaglio. Tutti loro hanno espresso viva soddisfazione per il proficuo svolgimento dei due corsi a cui seguirà la fase della collocazione nel mondo del lavoro attraverso colloqui con aziende meccaniche e tessili, due dei settori che in Umbria più di altri offrono oggi opportunità di lavoro.

Il direttore Pecetti ha introdotto l’incontro ricordando che “SoSteniamo il lavoro” è un progetto nato due anni fa dalla collaborazione tra la Caritas e gli Uffici diocesani per la pastorale giovanile e per il problemi sociali e il lavoro, realizzato con il sostegno di Caritas italiana e cofinanziato con fondi dell’8xMille, rivolto a persone inoccupate e disoccupate con particolare attenzione a persone con disabilità. Il progetto proseguirà nel 2020 con l’obiettivo di far uscire dal cono d’ombra sociale, psicologico ed economico le persone che vivono una condizione di rischio povertà.

Il cardinale Bassetti si è compiaciuto per l’attività di questo progetto per essere «di sostegno a quanti sono alla ricerca di un lavoro dignitoso in una piccola regione come l’Umbria – ha commentato il presule –, alle prese con una crisi occupazionale che è anche causa di un’emorragia che porta via tutti gli anni alcune migliaia di giovani costretti a emigrare, come rileva l’ultimo Rapporto regionale sulle povertà. Siamo tutti preoccupati per il lavoro che manca, che è un po’ una costante delle regioni della dorsale appenninica dell’Italia centrale. Se si pensa poi che questa parte della Penisola è stata colpita nel 2016 dal terremoto, questo è come se piove sul bagnato. Iniziative come “Sosteniamo il lavoro” sono buone strade, perché formano ad una abilitazione che aiuta ad aprire le porte del lavoro».

Il cardinale Bassetti ha salutato i presenti ricordando i suoi primi dieci anni di Pastore perugino: «Oggi è per me una data particolare: dieci anni fa, il 16 luglio 2009, venivo annunciato come vescovo di Perugia; ero già da dieci anni ad Arezzo. Pensavo di concludere entro otto anni il mio ministero episcopale, a 75 anni, ma il Papa ha voluto prolungarmelo affidandomi la guida della Cei, non per mettermi seduto su una poltrona, perché io, finché avrò energie, voglio rimboccarmi le maniche ed essere sacerdote fino in fondo».