Celebrata in cattedrale la Messa Crismale. Il vescovo ausiliare Marco Salvi ha ricordato l’anno di «dolore e sofferenza a causa del Covid», i sacerdoti deceduti e quanti celebrano particolari anniversari di sacerdozio. Il presule: «Riscoprire il significato vero della ‘comunione’»

«Siamo grati al Signore per poter celebrare oggi nella nostra cattedrale, la tradizionale Messa Crismale del Mercoledì Santo… E’ stato un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria: dolore e sofferenza a causa del Covid, ci stanno accompagnando in questi lunghi mesi che sembrano non voler terminare». Così il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi nel suo saluto introduttivo alla Messa Crismale del 31 marzo, nella cattedrale di Perugia, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti.

Gratitudine al cardinale. «Anche la nostra diocesi ha vissuto momenti di profonda difficoltà – ha proseguito mons. Salvi –, penso alla dura prova della malattia del nostro cardinale Gualtiero che, con l’aiuto di Dio e grazie alla preghiera del popolo cristiano, è riuscito a superare e sono grato al cardinale Gualtiero per la sua premurosa attenzione nei confronti delle tante realtà laiche ed ecclesiastiche della nostra diocesi, dimostrandosi ogni giorno pastore e padre attento alle esigenze del suo popolo».

No a divisioni e personalismi. «Ora più che mai, la nostra Chiesa ricca di carismi e doti, vivace spiritualmente ma anche consapevole dei suoi limiti, delle sue difficoltà e delle sue fragilità, ha bisogno di riscoprire il significato vero della ‘comunione’, lasciando da parte divisioni e personalismi, che generano troppo spesso isolamento ed individualismo, in un momento storico che ha necessità di ricostruire un tessuto umano e sociale basato su relazioni umane illuminate e guidate dalla Parola di Dio. Non facciamoci vincere dalla paura e dallo scoraggiamento, ma lasciamoci guidare dalla luce vitale del Cristo risorto, affinché possiamo vivere una Pasqua di Resurrezione connotata da una profonda e sicura speranza di rinascita. Una rinascita che, in virtù del nostro battesimo, deve renderci autentici testimoni del Vangelo, lasciandoci creare e ricreare da Dio ogni giorno».

Gli anniversari sacerdotali. «Nel rinnovare oggi le promesse sacerdotali, confermando la nostra totale adesione al Signore, ricordiamo alcuni sacerdoti che celebrano quest’anno particolari anniversari nel loro ministero: don Joseph Dwight per il 25° anniversario di ordinazione, monsignor Alberto Veschini per il 50° anniversario di ordinazione, monsignor Giuseppe Gioia, monsignor Rosa Pierluigi e don Pasquale Tei per il 60° anniversario di ordinazione, don Alfonso Liguori e padre Nazareno Romito per il 1° anniversario di ordinazione. Un pensiero particolare al cardinale Gualtiero Bassetti che, insieme ad altri sette sacerdoti, celebra il 55° anniversario di ordinazione, e un ricordo nella preghiera anche per me che proprio oggi celebro il secondo anniversario di ordinazione episcopale. Siamo anche vicini all’arcivescovo emerito monsignor Giuseppe Chiaretti, che in questi ultimi mesi ha avuto alcuni problemi di salute.

Il ricordo dei sacerdoti deceduti. «Ricordiamo nelle nostre preghiere e in questa celebrazione i confratelli che sono tornati alla Casa del Padre nell’ultimo anno liturgico: monsignor Francesco Spingola, monsignor Gustavo Coletti, don Lionello Birettoni, monsignor Giovanni Battista Tiacci, don Lino Burani. Affidiamo alla misericordia del Padre anche tre religiosi che hanno concluso il loro pellegrinaggio terreno e che molto hanno contribuito alla crescita spirituale della nostra città: don Giorgio Colajacomo direttore per sei anni della Comunità dei Salesiani del Don Bosco di Perugia, padre Camillo Corbetta della Comunità dei Barnabiti da tantissimi anni in servizio presso la Chiesa del Gesù, e padre Danilo Reverberi, per molto tempo superiore a Monteripido».